“Credo – dichiara il sindaco Stefano Ansideri – di essere stato, se non l’unico, uno dei pochi a vivere il palio in tre vesti diverse: da organizzatore negli anni ‘70, da spettatore in seguito e oggi da sindaco. Ciò mi ha permesso di leggerlo in tutti i suoi aspetti: il Palio de San Michele è una festa che va tutelata perla forza aggregativa e di socializzazione che la contraddistingue nell’intero territorio.Basti pensare alle sfilate, veri spettacoli teatrali che riescono a coinvolgere tantissimi cittadini – ha concluso Ansideri – grazie alle imponenti strutture scenografiche, alle coreografie e alla recitazione. Manifestazioni come questa sono lo specchio della nostra città, viva e creativa”.Al sindaco fa eco il vice Rosella Aristei:“Il palio è un momento culturale che stimola la creatività,un evento in cui tutta la città può identificarsi, a partire dagli studenti, il futuro della festa”.