Bastia

Ansideri lotta contro tutti per difendere “Urban Lab” dalle bordate dei democratici

Il primo cittadino: “Io ascolto, a differenza di altri”
BASTIA UMBRA Sull’UrbanLab “i tre tenori”, anzi “due tenorie un soprano, secondo la rivisitazione bastiola”, hanno preso “una sonora stecca”.A prendere posizione è il sindaco Stefano Ansideri, chein una nota personale replica ai tre segretari locali del Partito democratico Fanini, Bizzarri e Di Pasquale i quali, nei giorni scorsi, avevano definito la recente presentazione del progetto “un confronto sul nulla”.Confronto che, per Ansideri, è sempre stato invece “l’elemento fondante di questa amministrazione, a cominciare dal fatto che il sindaco è sempre disponibile ad ascoltarei cittadini, che in gran numero sono immediatamente ricevuti, a differenza di quanto affermato dai democratici”.“E’ evidentemente molto increscioso – aggiunge Ansideri- trovarsi a svolgere il ruolo di minoranza quando si è presa l’abitudine a governare perlungo tempoe avendomaturato il convincimento che quello che è stato fatto, lungi dal rappresentare il frutto di un confronto con la cittadinanza, rappresenti il meglio perla nostra città”,mentreinvece anche Alberto La Volpe non riconosce più “la Bastia ordinata del tempo in cui era sindaco e che riscontrava invece uno sviluppo disordinato determinato da una distratta politica del centro sinistra, tanto da rendere caotica e confusala percezione del benessere che ha sempre caratterizzatoil nostro territorio”. In quest’ottica l’Urban Lab “vuole essere un’attività propedeutica alla redazione vera e propria della revisione del piano regolatore”, pur avendo “già individuato e collocato servizi primari”, “in linea con il programma di mandato” e senza “delegare ad altri funzioni di indirizzo e progettazione della città”. Sottolineando, infine, che l’Urban Lab è a costo zero perché incluso nel progetto presentato daiprofessionisti assegnatari del bando pubblico, Ansideri rileva che laminoranza “nulla conosce del lavoro che viene svolto all’interno della casa comunale”, dato che “all’incontro fra i rappresentanti della minoranza e i tecnici era presente soltanto il rispettoso dottor Criscuolo”.

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