Bastia

Ansideri fa il punto sui pozzi inquinati

Replica al coordinatore Pd: “Azioni concrete per la tutela di ambiente e salute pubblica” – Il sindaco: “Già partiti gli allacciamenti all’acquedotto”
BASTIA UMBRA – La situazione dei pozzi inquinati è sotto controllo; lo garantisce il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, che risponde con forza al coordinatore comunale della sezione bastiola del Partito democratico, Nicolò Violini.
“Per quanto riguarda la grave situazione che interessa i pozzi di alcune zone del nostro territorio, vorrei ricordare a Violini che è già in essere un procedimento giudiziario relativo ai problemi connessi allo smaltimento dei reflui degli allevamenti zootecnici, che è proprio volto a chiarire le responsabilità soggettive di tutti gli attori che, in un lasso di tempo molto lungo (si parla di trent’anni circa), hanno avuto la gestione, la cura e la delega a preservare il territorio in cui operano”” Ma oltre a questo, il primo cittadino segnala che nel frattempo diversi nuclei familiari, sedici nella fattispecie, “hanno potuto allacciarsi all’acquedotto pubblico, dietro specifica richiesta fatta dal sottoscritto a Umbra Acque per ottenere agevolazioni economiche, concesse del 30% rispetto alle normali tariffe applicate. Invece, per i cittadini per i quali non è stato possibile l’allaccio immediato, perché residenti in zone lontane dal tracciato dell’acquedotto, è stato interessato l’Ati 2 (ente sovraordinato preposto alla gestione dell’ambiente) affinché potesse rivedere le determinazioni, essenzialmente di natura economica, che sino a oggi hanno escluso alcune parti del territorio dalla rete idrica pubblica”.
E’ in questo modo che il sindaco Ansideri respinge le critiche del coordinatore piddino Violini, lasciando intendere il proprio pensiero circa l’azione del gruppo d’opposizione: “La tutela dell’ambiente e della salute pubblica, posso assicurare, sono al primo posto fra gli interessi di questa amministrazione, più propensa a operare concretamente piuttosto che a dare sollievo alla propria coscienza con azioni che, alla prova dei fatti, lasciano il tempo che trovano”.

CORR_PG_023-2010-06-17

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