Giovani in vetrina L’ex Ternana classe 1993 ora gioca con il Bastia: “Per me l’unica cosa che conta è correre dietro un pallone”
Prima centrocampista, poi difensore centrale: “Ammiro Nesta, ma imparo da Pierotti e Cossu”
di Elisa Duili
BASTIA – “Una vita da mediano a recuperar palloni, nato senza i piedi buoni, lavorare sui polmoni, con dei compiti precisi, a coprire certe zone, a giocare generosi”. Non sono solo le parole di una famosa canzone di Ligabue,ma rispecchiano appieno quello che sta vivendo Marco Annibaldi, difensore classe 1993 del Bastia.Marco inizia a giocare a calcio con il Calvi,la squadra del paese dove vive, poi Campitello, Amerina e il settore giovanile della Ternana prima di approdare allo Sporting Terni la passata stagione; quest’anno, grazie al direttore sportivo Degli Esposti e a Doriano Aglini è arrivato a Bastia. Annibaldi è diplomato al liceo scientifico e ora frequenta la facoltà di Scienze Motorie all’Università di Perugia, ha un fratello, Matteo, gli piace uscire con gli amici e andare a pesca, il suo cantante preferito è Ligabue: “Una vita da mediano la sento mia – ammette infatti -ho fatto anche il centrocampista in passato. Non avevo doti particolari, ho sempre fatto il gregario,tanta grinta, personalità e carisma”.
Non lo dice con presunzione,ma è la verità:”Sono un ragazzo solare ed estroverso – dice di se – sto bene con gli altri. In campo? Sono uno che non molla mai, fino alla fine”. Una passione innata quella di Marco:“Neanche io lo so – rivela- fin da bambino con pazienza ed impegno cullo il sogno di fare il calciatore. Ho sempre trovato allenatori che mi hanno dato gli stimoli giusti. Perme l’unica cosa che conta è correre dietro al pallone”.
Marco attualmente ricopre il ruolo di difensore centrale: “Mister Cavalli alla Ternana me lo ha fatto amare questo ruolo – spiega – è il ruolo più delicato, bisogna sempre stare sul pezzo, non sono ammessi errori”.Il suo giocatore preferito è Alessandro Nesta: “Anche se non gioca più -specifica Marco -mi è sempre piaciuto per stile ed efficacia.Adesso ammiro molto Benatia, è un giocatore completo”.Il giovane biancorosso è tifoso del Napoli: “Mio padre fa il tifo per i partenopei aggiunge – e me l’ha trasmesso. Però a me il calcio piace giocarlo più che guardarlo in tv”.Ha avuto tanti allenatori il classe 1993:“Mister Siracusa e mister Cavalli mi hanno dato tanto – ammette- e ho tutt’ora un ottimo rapporto con loro.
Anche Favilla però, Schenardi, Magrini e lostesso Beoni.Quando è arrivato ha detto ‘Mira la luna, male che vada colpirai le stelle’, mi ha colpito molto”.Ora c’è solo il Bastia nei pensieri di Marco: “Per me è una rampa di lancio – spiega – è una piazza importante,i tifosi lo meritano,dirigenti validi.
Con il gruppo sto benissimo, sono più amici che compagni. Da Pierotti e Cossu ho solo da imparare, rubo con gli occhi tutti i giorni”. Annibaldi ha voglia di far bene e di dimostrare il suo valore, sacrifici e impegno non mancano: “Non bisogna mai essere soddisfatti, mai accontentarsi – rivela -mai sentirsi arrivati, perché si può sempre far meglio e io sono qui per questo. Intanto la salvezza il prima possibile, poi magari puntare a qualcosa per divertirci”.Marco Annibaldi ce la metterà tutta: “Vorrei provarci con il calcio – conclude – se così non fosse mi piacerebbe fare il fisioterapista e rimanere nel mondo dello sport”. Ancora però Marco può continuare a sognare e a vivere la sua “Vita da mediano”.
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