Il Casms ha detto “no” alla trasferta dei Mad Boys. Il presidente Bartolucci intanto non si fascia la testa per il rovescio di domenica: “Perdere dà fastidio. L’importante è rimettersi subito in carreggiata”
BASTIA UMBRA Sono bastate poco più di 12 ore al presidente del Bastia,Paolo Bartolucci per smaltire la malinconia, derivata dall’imprevista sconfitta interna con il San Sisto. “Perdere dispiace sempre, l’importante però adesso è reagire e tornare subito in carreggiata”.Questo, l’invito rivolto alla squadra. Le sofferenze nella manovra, evidenziate soprattutto nel secondo tempo, hanno stupito un po’ tutti i presenti. Sicuramente a questo complesso rimane più facile giocare dopo che è riuscito a passare in vantaggio,disponendo di giocatori agili e bravi nell’attaccare gli spazi come Pica e Battistelli da sempre serviti in profondità dagli abili Marchetti e Oresti.Contro il San Sisto tutto questo,una volta subito il gol,non è potuto avvenire, oltre che per la bella prestazione collettiva del reparto difensivo ospite, soprattutto perché l’arretramento di Oresti ha privatodi colpo Marchetti di un valido punto di riferimento. Ma il dibattito in corso fra i sostenitori, ieri, era tutto rivolto alla trasferta di Passaggio di Bettona al momento proibita dal Comitato di sicurezza.Una decisone questa, presa affrettatamente non conoscendo forse la zona e gli ottimi rapporti che intercorrono fra la gente di Bettona e quella di Bastia.Molti, infatti, sono i giovani bettonesi che frequentano giornalmente i tanti localidi ritrovo presenti nel territorio di Bastia. Questa frequentazione hadi fatto innescato una bellissima amicizia fra i giovani, per non parlare poi della gente che ormai oltre la soglia degli “anta” si conosce fra loro. Ma c’è di più, visto che anche le due amministrazioni comunali,hanno unificato certi servizi essenziali per la popolazione. Il sindaco di Bettona, Lamberto Marcantonini, si sta adoperando con gli organi preposti per l’eventuale arrivo della tifoseria bastiola che mai ha avuto problemi con i vicini di Bettona.
Leonello Carloni