Bastia

Anche l’Unesco spinge Assisi nella hit parade

Dall’expo di Shanghai un aiuto in più
ASSISI – C’è anche la città serafica all’Expo di Shanghai 2010, grazie all’iniziativa dedicata ai siti Unesco italiani – tra cui Assisi – promossa dal governo italiano e dai ministeri di competenza. Fino al quattro settembre, presso il “Padiglione Italia”, è stata infatti allestita una mostra multimediale dedicata alle eccellenze del patrimonio culturale e ambientale italiano, curata da Vittorio Sgarbi. “Si tratta di una iniziativa – dice il sindaco Claudio Ricci, anche presidente dei siti Unesco italiani, assieme all’assessore Leonardo Paoletti (cultura e turismo) – importante per tutte le città patrimonio mondiale dell’umanità e per Assisi (unico sito umbro) ai fini della promozione culturale e turistica”. Nei giorni scorsi, inoltre, il sindaco ha espresso le sue “migliori felicitazioni” per l’inserimento di Monte San Giorgio nella lista del patrimonio mondiale Unesco (per gli straordinari reperti fossili risalenti sino a 242 Milioni di anni fa). “Il nuovo sito – spiega Ricci – che fa parte di una riconoscimento in parte nel territorio italiano e in parte in quello svizzero, consolida l’Italia come il Paese con il maggior numero di patrimoni mondiali, ben 45, seguita da Spagna (42), Cina (40), Francia (35) e Germania (33). Nella sua nota il sindaco ricorda i molti progetti, in corso o attivati, portati avanti dall’associazione dei siti Unesco italiani (consultabili su www.sitiunesco.it e www.rivistasitiunesco. it; in breve si tratta di ricerca delle risorse per la tutela e valorizzazione, anche attraverso la Legge italiana n. 77/2006; supporto tecnico alla elaborazione e aggiornamento dei piani di gestione dei siti; progetti di valorizzazione culturale e turistica; sostegno alle attività educative sui valori culturali e ambientali anche nelle scuole, rivelando come “in Italia sono circa 40 i siti e le città che si stanno candidando a entrare nella lista del patrimonio mondiale anche se questo sarà, in futuro, sempre più difficile in quanto l’Unesco considera i siti inclusi già abbastanza rappresentativi dei valori culturali e ambientali. In Umbria – conclude Ricci – solo Assisi è dichiarata patrimonio Unesco e ci stiamo attivando per promuovere un convegno in Umbria, per illustrare i progetti in atto e consigliare/ supportare i diversi siti umbri, già candidati o che pensano di candidarsi (come patrimonio materiale o immateriale) nella lista del patrimonio mondiale”.

Corriere-2010-08-12-pag23

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