Bastia

Amministratori e commercianti Nervi a fior di pelle

BASTIA — «Inadeguati». E’ questo il parere lapidario del presidente della Confcommercio locale, Marco Caccinelli, nei confronti degli amministratori comunali nella politica per il commercio. «Manca una strategia amministrativa capace di fronteggiare la crisi del settore», aggiunge Caccinelli, prima di interrompere le sue esternazioni per rispettare l’impegno preso con il sindaco Francesco Lombardi ad un chiarimento che avverrà la prossima settimana. L’elemento scatenante della polemica è stata la decisione dell’assessore al Commercio Patrizia Repice di negare ulteriori deroghe al calendario delle otto domeniche dei negozi aperti, già utilizzate. Nel corso della riunione tra amministrazione comunale e rappresentanti di esercenti e sindacati sono volate parole grosse, in particolare tra l’avvocato Repice e il presidente Caccinelli che si sono dati reciprocamente dei bugiardi. In questione una presunta promessa, nel giugno scorso, che l’assessore avrebbe fatto circa la possibilità di concedere deroghe per i negozi aperti la domenica oltre il limite fissato ad otto. Molti commercianti, qui a Bastia, puntano sugli eventi domenicali per arginare i morsi della crisi e fronteggiare la concorrenza sempre più aggressiva dei diretti concorrenti: il centro commerciale di Collestrada e i poli di Foligno e Perugia. In particolare il capoluogo umbro, che rilancia l’attrattività dei propri negozi con eventi straordinari, come la «Notte Bianca». Insomma, siamo ormai all’epilogo di un confronto che dura da mesi tra Comune e commercianti, di cui il nodo delle domeniche è solo un episodio.
m.s.

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