Bastia

Amministrative e candidature «Appello» a IdV e Rifondazione

 BASTIA LETTERA APERTA DEL SEGRETARIO PD A RICOMPATTARE LE FILE  
 


— BASTIA —
IL PLURALISMO e la diversità di voci e contributi, fino ad oggi, sono stati elementi in più che hanno garantito alla sinistra di guidare Bastia per quasi cinquant’anni, dal 1964 senza soluzione di continuità. Oggi, però, l’esito delle prossime amministrative appare tutt’altro che scontato per la diminuzione di consensi popolari ai partiti del centro sinistra, ma soprattutto per le divisioni profonde e non solo personalistiche che attraversano la coalizione, anche dentro gli stessi partiti. La fase attuale per la preparazione dei candidati e dei programmi diventa cruciale per arrivare alla conferma con il voto popolare dell’attuale maggioranza. Il ‘tavolo’ delle trattative tra i vari partiti, però, è saltato alla vigilia di Natale, quando l’IdV e Rifondazione comunista si sono sfilati. I dipietristi invocano la questione ‘morale’ come dirimente, mentre Rifondazione rifiuta le primarie di coalizione perché sarebbero nient’altro che la resa di conti tra le ‘bande’ in conflitto tra loro all’interno del Partito democratico. C’è poi il gruppo della Margherita, che non è confluito nel Pd e che chiede, prima di rientrare nella coalizione, chiari segni di discontinuità con il recente passato. Insomma, una matassa ancora aggrovigliata che dovrà essere sciolta prima dell’inizio della campagna elettorale. Il coordinatore locale del Pd Roberto Capocchia (nel tondo), in queste ore, affida ad una lunga lettera aperta, indirizzata all’IdV e a Rifondazione comunista, le residue speranze di riportare tutti intorno ad un tavolo. Un appello ad evitare le divisioni interne per privilegiare la lotta comune contro il centrodestra che, avendo scelto il proprio candidato in Stefano Ansideri, dà chiari segni di puntare alla vittoria elettorale. Capocchia chiede a tutti gli alleati di partecipare alle primarie con propri candidati e di confrontarsi sui contenuti in una conferenza programmatica da tenere entro gennaio. Dovrebbe essere questa la sede dove definire insieme le linee politiche e programmatiche da consegnare al candidato sindaco che sarà scelto nelle primarie del 7 e 8 febbraio. La partita in atto a Bastia riguarda il futuro politico e amministrativo di un Comune ormai al di sopra di 20mila abitanti e con aspetti ‘sintomatici’ da far valere anche fuori dei confini comunali, per la rilevanza politica ed economica che Bastia da sempre ha per gli assetti istituzionali e politici nell’ambito della Provincia di Perugia e della Regione Umbria.
m.s. 

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