Le critiche alla politica urbanistica: «Abbiamo sbloccato progetti che la sinistra quando governava aveva lasciato nei cassetti»

di LUCIO FONTANA
BASTIA UMBRA – Senza squilli di fanfare né effetti speciali che non gli si addicono, Stefano Ansideri per annunciare ufficialmente la sua ricandidatura sceglie i toni bassi e soprattutto evita di entrare in polemica diretta con gli avversari del centrosinistra o con coloro che in questi anni all’interno del suo schieramento non gli hanno reso la vita semplice.
La parola d’ordine è guardare avanti. «Degli assessori che hanno deciso di separare il loro destino politico da quello della Giunta cosi come delle polemiche del centrosinistra, non ho intenzione di parlare. Prendo atto delle scelte e dei comportamenti di ognuno e saranno i cittadini a giudicare. Per quanto mi riguarda ho deciso di ricandidarmi – dichiara – perché ho la coscienza a posto: in questi quattro anni e mezzo l’Amministrazione è stata gestita con trasparenza e correttezza e sfida chiunque a smentirmi». Quattro anni di legislatura che il sindaco uscente giudica positivi «alla luce delle cose fatte» ma soprattutto tenendo conto della stretta finanziaria a cui l’Amministrazione è stata sottoposta dai tagli effettuati dal Governo: «Guardi, non abbiamo mai accampato scuse ma alle nostre casse sono venuti a mancare qualcosa come quattro milioni di curo. È una cifra molto importante che però non ci ha impedito di salvaguardare i servizi essenziali e in alcuni casi li abbiamo migliorati: abbiamo fatto delle scelte precise in tema di risparmi e non ci sono stati né sprechi né favoritismi». E se gli si fa notare che dalle parti del centrosinistra si ironizza sulla “Giunta degli annunci” soprattutto in tema di lavori urbanistici, Ansideri questa volta non lascia correre: «Abbiamo sbloccato i progetti riguardanti l’area ex Deltafina, l’area Franchi così come quelli riguardanti l’ex mattatoio e il quartiere San Manco. Queste cose sono agli atti – sottolinea – e la sinistra dovrebbe spiegare ai cittadini perché nei lunghi anni in cui ha governato tutte queste cose era state lasciate nei cassetti. 11 problema è che da quella parte politica ci sono veti e soprattutto tanti impegni presi e poi mai rispettati. Noi non facciamo riferimento a nessuno e guardiamo al merito delle cose: in questi anni non ho mai trattato una persona in maniera differente da un’altra perché magari non faceva riferimento al mio schieramento politico». A proposito di schieramento politico, come nella scorse elezioni Ansideri sarà sostenuto da quattro liste di cui il Pdl sarà il perno principale.
Ma un messaggio viene mandato anche dalle parti di Fratelli d’Italia con cui i rapporti non sono stati di certo all’insegna dell’idillio: <<Ci sono dei colloqui e altri ce ne saranno, mi auguro che tutti partecipino a questo progetti: i prossimi anni saranno deciso per portare a termine tutto ciò che abbiamo iniziato in questa legislatura». Per quanto riguarda, infine, gli incarichi apicali in caso di vittoria, Ansideri si affida a un robusto pragmatismo: «Valuteremo in base alle competenze ma anche guardando i consensi che ognuno raccoglie sul campo». Il guanto di sfida è stato raccolto. Ora tocca agli altri fare un passo in avanti.

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