Bastia, la sistemazione “spalla a spalla” non convince. L’accusa: «Incassi giù»
La nuova disposizione prevista fino a giugno
di LUANA PIOPPI
BASTIA UMBRA – Gli ambulanti del mercato del venerdì di Bastia Umbra sono sul piede di guerra.Da circa due mesi, infatti, alcuni di loro stanno aprendo i propri banchi mettendosi “spalla a spalla”, seguendo una nuova disposizione deliberata dal Comune. Si tratta di una nuova sperimentazione, prevista fino al prossimo 26 giugno, che secondo gli ambulanti non rispetta le norme di sicurezza e che gli ha fatto diminuire gli incassi.Il top del disagio è stato registrato ieri mattina quando anche gli operatori della via situata tra le due piazze si sono dovuti mettere per la prima volta “spalla a spalla” al centro della strada riducendo visibilmente
gli spazi percorribili e bloccando il passaggio dei mezzi dei colleghi che non erano ancora arrivati.«Secondo il nostro contratto –commenta un ambulante – noi
possiamo entrare nell’area del mercato dalle ore 7 alle 7,55. Io arrivo presto perché mi serve tempo per allestire la mia bancarella ma se un mio collega non ha questa
necessità deve avere il diritto di arrivare più tardi per occupare la sua piazzola ma con questa nuova disposizione non entra più».«Dove è la sicurezza? – scrive
anche un altro ambulante postando delle foto su facebook – Dove passano i mezzi? Due operatori sono arrivati dopo le 7,30 e non passano più. Ma ci rendiamo conto? I pali della luce non si tolgono!»«Il mio banco – racconta un’altra ambulante – è situato sulla piazza centrale di fronte alla chiesa. Il nostro problema è subentrato nel mese di dicembre. Il Comune con una delibera aveva deciso che la piazza poteva essere occupata con delle casette di legno, installate in occasione dei mercatini di Natale, e che per noi non c’era spazio. Allora ce hanno assegnato un altro, ma su una via morta, priva di un reale passaggio. Da gennaio sono tornata in piazza e mi sono dovuta mettere “spalla a spalla” con i miei colleghi e il passaggio centrale di 3 metri , che ci consentiva di entrare ed uscire quando volevamo, ora si è ridotto a meno di 1,5 metri a destra ed altrettanto alla sinistra della piazza. Non va bene solo per la sicurezza. Il mettere “spalla a spalla” obbliga il cliente a scegliere quale fila percorrere. Il mio incasso è diminuito dell’80%». «Se oggi un Comune vuole ripensare il mercato per far si che funzioni meglio – commenta Massimiliano Baccari, presidente della Fiva Umbria, la Federazione venditori ambulanti afferente a Confcommercio – è una cosa buona ma deve passare attraverso un percorso condiviso con tutti gli interessati. Noi fino ad ora non siamo stati ufficialmente coinvolti ma ci mettiamo a disposizione per collaborare se ci viene richiesto».
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