Le bancarelle prima nello spazio di Agriumbria poi lo spostamento esterno sulla via Rivierasca.


La collocazione è sperimentale,  non si esclude un’altra scelta


BASTIA UMBRA – Grandi indotti economici ed enorme successo di pubblico hanno caratterizzato l’edizione 2007 di Agriumbria, conclusasi domenica. Un fiore all’occhiello del comune bastiolo, un evento che sempre di più assume prestigio a livello nazionale e non solo. Anche tra gli allori, però, si nasconde un lato che può non piacere a tutti. E’ quello che sottolineano i commercianti ambulanti, da 15 anni ospiti affezionati degli spazi ai due ingressi della fiera. La situazione è improvvisamente mutata nel 2003, quando alcuni dei 21 banchi ambulanti, venditori di giochi e dolciumi, sono stati spostati da uno spazio all’interno dei cancelli, che occupavano da anni, sulla strada esterna, la via Rivierasca che costeggia il lato posteriore del complesso. I banchi sono stati tolti per ampliare la zona della fiera. Lo spazio del cortile interno, rilasciato agli operatori economici secondo una graduatoria comunale, è stato in seguito affidato in gestione dal Comune all’ente fieristico per ospitare le prove dei trattori all’interno dei cancelli. “Ovviamente”, dice Valter Borrelli, titolare di “Golose tentazioni”, una ditta dolciaria che rifornisce gli ambulanti, “il guadagno delle bancarelle che prima si trovavano all’interno e sono state spostate fuori è calato vertiginosamente. L’ingrandimento della fiera fa bene a tutti, e non ci sarebbe molto da ridire se, dopo un paio d’anni, le prove trattori non fossero state spostate fuori dai cancelli, lasciando la zona dell’ingresso secondario senza nessun impiego. Al posto delle bancarelle o dei trattori ci sono delle auto parcheggiate”. “Lo spazio in questione appartiene all’area fieristica”, risponde in proposito il comandante dei vigili urbani, Giuliano Belardi, “come viene utilizzato dipende dall’ente”. Altra questione
che Borrelli fa presente, è la possibilità che la stessa via Rivierasca possa essere data in gestione, come successo per il cortile interno, all’ente, togliendo anche quello spazio agli ambulanti che pagano l’affitto al Comune. Un fantasma che non sembra poi tale. “Gli operatori sanno che la collocazione di via Rivierasca è sperimentale”, continua il comandante, ‘potrebbe essere necessario che l’area serva per meglio organizzare la fiera. Se l’area si ingrandisce, vuol dire che la manifestazione funziona. In ogni caso, all’interno della fiera l’ente dispone degli spazi per gli ambulanti. Chi vuole una collocazione più visibile può sentire l’organizzazione, altrimenti fuori si mettono secondo le esigenze della manifestazione’. Quello che non sembra rassicurare i commercianti, però, è l’alto costo e i criteri di affido degli spazi, che non avrebbero più nulla a che fare con la graduatoria comunale. “Dai 18 euro pagati al Comune”, racconta Borrelli, “si passerebbe a migliaia di euro per i tre giorni. Senza contare che ottenere un’area nel gruppo fieristico è a completa discrezione dell’ente, un soggetto privato”. Insomma, conclude Borrelli, crescita si, ma per tutti.
Valentina Antonelli

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