Bastia a Marsciano contro Papatolo, Belcastro e Nofri. Moroni attacca
BASTIA UMBRA – Oggi al Checcarini di Marsciano, il Bastia, manderà in archivio la prima parte di questo campionato. Sicuramente, al di là del risultato che oggi ne verrà fuori, il tutto avverrà con alcuni particolari rimpianti, conditi da un po’ di delusione. La squadra per tanti motivi non si è espressa secondo le aspettative e l’attuale posizione di classifica è lo specchio reale delle tante difficoltà incontrate dal gruppo in queste prime sedici gare. Le stesse difficoltà che anche oggi i ragazzi di Luzi troveranno nell’incrociare una forte formazione come il complesso di Porrozzi che schiera fra le sue file tre ex di lusso come i difensore Ivan Belcastro e Federico Nofri e il centrocampista Francesco Panzolini, per molte stagioni bandiera del Bastia. I conti dunque fino ad oggi non tornano in casa biancorossa ma, non esagerando nel pessimismo, la causa di questo imprevisto ritardo sono stati forse i continui infortuni capitati ad alcuni suoi elementi di spicco, Polchi in primis, e una tabella di marcia molto lenta tenuta lontano dalle mura amiche. La squadra, infatti, in trasferta ha raccolto solo tre punti anche se nell’ultima gara di Spoleto si sono visti dei confortanti segnali di crescita. In più di una circostanza però si è avuta la sensazione che la squadra non si senta adeguatamente tutelata il giusto dai direttori di gara. “Il Bastia dispone di giocatori molto tecnici e anche rapidi, eppure non ha usufruito ancora di nessun calcio di rigore a proprio favore ed è la squadra a cui fino ad oggi sono stati fischiati meno falli a favore. Qualcosa non torna? Non vi sembra? -è questa la considerazione di Danilo Moroni che chiarisce – La vicenda è molto sottile e non voglio accusare nessuno e nemmeno fare la vittima”. Tornando alla sfida di oggi, numeri alla mano, non dovrebbe esserci partita. Visto che la Nestor è ancora imbattuta, dispone di un attaccante Francesco Papatolo che quando incontra il Bastia ha sempre i suoi preziosi piedi “molto caldi”. Attaccarsi forte dunque, truppa bastiola, è quasi un obbligo per restare a galla e non precipitare ancora in classifica
Leonello CarIoni