Stesso cantiere 
 
BASTIA — Dalla scoperta casuale di una bomba d’aereo il 7 ottobre scorso, isolata e fatta brillare due settimane fa, ne sono venute alla luce altre 6, tutte nell’area delle ex fornaci Galletti a Bastiola. Stamani è previsto un summit degli artificieri e dei responsabili della Prefettura di Perugia che dovranno decidere se trasportare gli ordigni altrove per farli brillare.
Nel caso della prima bomba, invece, fu necessario farla scoppiare sul posto perché intrasportabile.
Il brillamento, tuttavia comportò disagi limitati.
I 6 ordigni scoperti successivamente appaiono ancora integri con la spoletta funzionante che, secondo quanto finora accertato, ne consente il trasferimento. Tanti ordigni inesplosi sono venuti alla luce in un’area non strategica dal punto di vista militare, ma comunque bersagliata dai bombardamenti aerei nel secondo conflitto mondiale, che avevano come obiettivi principali l’aeroporto militare di Sant’Egidio, le officine meccaniche Franchi e i ponti sul fiume Chiascio. Il ritrovamento delle bombe, tenute sotto attenta osservazione dai responsabili della Prefettura, ha portato all’ordinanza con cui il sindaco di Bastia, Francesco Lombardi, ha sospeso il permesso edilizio per la costruzione di un agriturismo e la temporanea chiusura del cantiere fino alla completa bonifica dell’area.
m.s. 

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