NON È PIÙ tempo di chiacchiere a spese degli imprenditori e dei cittadini. Una soluzione al problema delle stalle nel territorio comunale di Bastia va individuata presto e bene. E’ quanto concordato nell’incontro, martedì sera, tra l’amministrazione comunale e gli allevatori titolari di stalle. La questione è tornata di attualità per le proteste sollevate con una petizione dei residenti in località San Lorenzo contro la riapertura di due stalle di suini. Il problema, però, è molto vecchio e segnato dall’inchiesta giudiziaria di un anno fa, ancora in corso. Per dare una risposta esauriente, è stato detto, ci vuole un intervento della politica. Il sindaco Ansideri ha fatto proprio questo invito e nell’incontro dell’altra sera ha ricordato che «sono molti i problemi emersi, anche a causa dello smaltimento dei reflui zootecnici ed alla possibilità, concessa in passato, di edificare insediamenti abitativi vicino agli impianti di allevamento attivi. Tutto ciò ha messo in crisi il settore fino all’ipotesi di ricercare soluzioni alternative agli allevamenti. Nostro dovere, oggi, è quello di verificare se ci sono possibilità teoriche e pratiche di procedere alla riconversione delle stalle con il cambio di destinazione d’uso dei volumi esistenti». Gli allevatori presenti hanno concordato sulla necessità di andare avanti su questa strada. Tutti hanno condiviso l’ipotesi proposta dal sindaco di procedere alla consultazione preventiva di Regione Umbria e Provincia di Perugia, per individuare il percorso possibile.
Gli allevatori, che si sono dichiarati disponibili a verificare gli sviluppi della situazione, hanno invitato il sindaco a far presto, perché il fattore tempo è elemento fondamentale per decisioni che riguardano il futuro di attività economiche e imprenditoriali. 
 
 
 

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