Bastia

Allevamenti, bufera in Comune

Bastia Umbra, Forza Italia critica le nuove disposizioni in materia di insediamenti zootecnici


Bagnetti: “Nessun miglioramento per le condizioni ambientali degli abitanti”


BASTIA UMBRA – E’ bufera in consiglio comunale sui nuovi insediamenti zootecnici discussi dal comune di Bastia Umbra.
A prendere la parola sono i consiglieri di Fi i quali hanno contestato aspramente la direttiva inerente i criteri e gli obbiettivi qualificativi di riferimento per i nuovi allevamenti e i criteri riguardanti i trasferimenti, le ristrutturazioni, le riqualificazioni, le riconversioni delle stalle esistenti.
Tale direttiva, secondo Bagnetti è, di fatto, “un raffazzonato miscuglio di norme scopiazzate da una legge regionale dell’Emilia Romagna, incoerente ed in contrasto con i Regolamenti attualmente in vigore nel comune di Bastia, di nessuna garanzia per un miglioramento delle condizioni ambientali degli abitanti delle zone vicine agli allevamenti. Ne si incentiva alla riconversione delle superfici zootecniche quando permette il recupero del 50% in caso di destinazione residenziale e del 70% nell’ipotesi di indirizzo artigianale”.
“La direttiva – si legge in una nota di Fi – introduce criteri di valutazione qualitativi e quantitativi palesemente in contrasto con i regolamenti d’igiene e degli scarichi in vigore precludendo, pertanto, alcuni obbiettivi che la stessa si prefigge. Un caso su tutti la delocalizzazione dell’insediamento zootecnico: tale possibilità è, di fatto, impedita dal regolamento d’igiene il quale stabilisce in un Km la distanza minima tra una nuova stalla ed il centro abitato. In nessuna area agricola del territorio comunale è possibile osservare tale condizione. Il C.C. ha inoltre stabilito che in caso di conflitto vale la norma più restrittiva. Tale circostanza investe il tecnico deputato ad esprimere un eventuale parere di un onere o potere discrezionale, a seconda degli intendimenti, che va ben oltre al diritto di valutazione”.
“Per di più – sottolinea ancora Forza Italia – la determinazione dei criteri qualitativi viene eseguita sulla base di elementi informativi assunti da una tabella le cui voci non sono, per la maggior parte, ammissibili nel caso degli allevamenti di Bastia. In tale situazione pertanto sarà pressoché impossibile raggiungere il punteggio minimo necessario alla realizzazione dell’intervento richiesto: il passaggio ad altro tipo di allevamento o la ristrutturazione delle stalle esistenti.
I consiglieri Bagnetti e Masci – conclude la nota di Fi – chiedevano che l’assunzione della direttiva tecnica venisse estrapolata dal punto all’ordine del giorno e fosse oggetto di una nuova regolamentazione, in armonia con le norme comunali attualmente in vigore, che vedesse coinvolti i competenti servizi dell’Arpa e della Uls. Tale proposta veniva scartata dalla maggioranza che, con l’arroganza che la contraddistingue, chiedeva la votazione del punto all’ordine del giorno”.

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