BASTIA UMBRA —LA CARITAS è l’organizzazione cattolica più attiva per concretizzare le ‘opere di carità’ nel nome della fede, ma anche e soprattutto ha l’esigenza di fronteggiare l’emergenza sociale delle povertà iniziata da anni. Una condizione sociale, la povertà, sempre più diffusa che investe singoli cittadini e numerose, tanto che sugli interventi della Caritas si possono stimare gli effetti sociali della crisi economica. «Ormai – spiega il parroco don Giuseppe (nella foto) – ci muoviamo in sintonia con la Caritas diocesana. L’emergenza povertà a Bastia è una condizione che si sente crescere di giorno in giorno».
L’ATTIVITÀ della Caritas funziona tutto l’anno, ma con l’arrivo di Natale, con l’Avvento, la parrocchia di San Michele Arcangelo moltiplica le iniziative per stare vicino a chi ha più bisogno. «Il Pacco-dono qui è un’antica istituzione — rileva il parroco —, che oggi trova forti motivazioni. E’ strumento per contrastare la povertà, ma anche la solitudine. Ecco perché stiamo organizzando il pranzo del 25 dicembre, con il contributo dei catechisti. I bambini delle famiglie in difficoltà, che in maggioranza sono stranieri, almeno in questo giorno possono essere come gli altri. Giocare con i coetanei e avere anche piccoli doni frutto dei ‘pacchi’ che si ritirano ne periodo natalizio».
LA CARITAS è impegnata anche con i salvadanai posizionati in fondo alle chiese per raccogliere le offerte, che arriveranno anche con i salvadanai distribuiti ai catechisti e che arrivano nelle case di molte famiglie. Tra le attività di questo straordinario periodo è in programma il mercatino delle strenne che contribuirà alla raccolta fondi.