Sono passati otto anni dalla tromba d’aria che ha scoperchiato l’immobile E le società dilettantistiche rischiano di disputare le gare fuori Bastia

BASTIA UMBRA Sono passati otto anni da quando una tromba d’aria ha scoperchiato la tensostruttura nella zona XXV Aprile: era il 9 maggio del 2015. Da allora poco o nulla si è fatto: resta uno scheletro di legno (la copertura) e cemento e soprattutto tanta incertezza riguarda al futuro dell’impianto dove era la sede del Rione Sant’Angelo. In un territorio in cui – con il palazzetto dello sport sotto interventi di sistemazione e il ‘pallone’ di San Lorenzo a buon punto ma al momento non del tutto completato – le società dilettantistiche bastiole si trovano in difficoltà in vista della imminente ripresa dell’attività agonistica, con il rischio concreto che saranno costrette a giocare le gare fuori Bastia. Dopo la tromba d’aria era emersa la volontà di andare al recupero, anche in tempi breve della struttura, con l’intento di fare della tensostruttura una palestra polifunzionale, utilizzabile per le varie discipline. Da qui i primi interventi ‘conservativi’ in particolare sulla copertura in legno. Nel tempo poi si sono fatti avanti vari progetti, ma al momento poco o nulla è stato fatto, anche perché, da gennaio 2022 la ditta non appaltatrice è sparita e ora più che mai resta un cantiere ‘fantasma’. In attesa di capire come andrà a finire, se e come riprenderanno i lavori e quando l’opera sarà conclusa.

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