Ricerca di educazione ambientale nella scuola
BASTIA UMBRA – Il percorso di educazione ambientale delle classi II e III della scuola primaria XXV Aprile di Bastia Umbra – coordinato dalle insegnanti Ildegarda Brufani, Paola Marconi e Daniela Parini – ha avuto quest’anno una tematica insolita; è partito dalla ricerca di un animale che ormai non esiste più lungo le rive del fiume Chiascio: la lontra. “Lo spunto – sottolineano le insegnanti – ci è stato fornito da un progetto del Wwf sezione valle umbra nord, di realizzare una mostra su alcune specie animali (lontra, cinghiale autoctono, gufo, astore…) che popolavano il nostro territorio fino alla prima metà del ‘900 ed oggi scomparse, con lo scopo di far riflettere sulla progressiva riduzione della biodiversità a causa degli eccessivi interventi antropici sull’ambiente”. L’esplorazione dell’ambiente “fiume” nel parco fluviale del Chiascio, con la guida di due esperti e coinvolgenti operatori del Cams (Centro di ateneo per i musei scientifici) ha costituito il momento iniziale delle attività didattiche. I bambini hanno acquisito informazioni sullo stato della vegetazione, la tipologia dell’alveo, la qualità delle acque, la fauna esistente, attraverso una metodologia tipica del metodo scientifico: l’osservazione diretta attraverso tutti i sensi e la registrazione di una scheda di campo dei dati rilevati. Rispondere alla domanda “Perché la lontra è scomparsa dalle rive del Chiascio?” ha comportato un lavoro di ricerca di informazioni sulle caratteristiche fisiche e comportamentali di questo animale. I lavori prodotti, una scheda tecnica sulla lontra, alcuni cartelloni di sintesi e il diario di bordo del progetto saranno esposti in una mostra allestita dal Wwf che sarà aperta a Bastia Umbra dall’11 al 14 maggio, nello spazio espositivo delle monache benedettine.
Roldano Boccali
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