L’incontro al centro Maschiella – Cinquecento studenti chiudono l’iniziativa
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Si è svolta ieri mattina, a partire dalle 9 presso il centro fieristico regionale Maschiella, la manifestazione con la quale è giunta a conclusione l’edizione 2009/2010 del progetto didattico “Alla larga dai pericoli”.In oltre cinquecento studenti hanno preso parte all’iniziativa che si pone l’obiettivo di promuovere i valori della protezione civile; un risultato importante, che ha premiato la sinergia tra Anci, Upi, Uncem Umbria e Regione Umbria. Ieri mattina, alla manifestazione hanno parteciperato ventotto classi delle scuole primarie della regione, ovvero quelle che, fra i partecipanti del progetto, sono state individuate a seguito della valutazione degli elaborati prodotti nel corso dell’anno scolastico.
Presenti anche le organizzazioni della Protezione civile che aderiscono alla consulta regionale del volontariato della protezione civile; tra questi, alcuni volontari, organizzati in postazioni fisse, hanno colto l’occasione per ribadire lo scopo del progetto “Alla larga dai pericoli”, dando vita a una dimostrazione-esercitazione che ha previsto l’utilizzo dei mezzi e
delle attrezzature che vengono di solito impiegate nel corso dello svolgimento delle attività di soccorso.
Il tutto si è svolto tra l’entusiasmo dei ragazzi e alla presenza di Carla Casciari, vice presidente della giunta regionale dell’Umbria, Nando Mismetti, coordinatore della commissione della protezione civile Anci Umbria, Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, Stefano Ansideri, sindaco di Bastia Umbra, Sandro Costantini, dirigente del servizio della protezione civile della Regione Umbria e Valeria Poggi, responsabile della sezione volontariato, formazione e comunicazione del servizio della protezione civile Regione Umbria.
E’ alla presenza delle autorità che si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti dedicati agli studenti che hanno dimostrato di aver fatto propri i messaggi del progetto, ovvero “la consapevolezza del fatto che ogni cittadino, anche il più piccolo, possa svolgere un ruolo attivo e partecipe e contribuire in prima persona alla tutela del patrimonio, della vita umana e alla riduzione dei rischi presenti nell’ambito del proprio contesto”.