A Umbriafiere domani e domenica la Terra dei Mercanti
ln tre padiglioni esposizione di trenini dinamici con ambientazioni dettagliate
Vintage, modernariato, antichità, collezionismo e qualche sorpresa. È un viaggio nel tempo quello che attende i visitatori della sesta edizione di La Terra dei Mercanti, in programma domani e domenica, a Umbriafiere di Bastia Umbra. Oltre 250 espositori in arrivo, da tutta Italia e dell’estero, per l’appuntamento dedicati al mondo del collezionismo. Tra le novità di quest’anno, particolare attenzione alla musica, con un raro banjo mandolino francese del 1895 e un banjo opera del famoso liutaio romano Pietro Fantozzi al lievo di Luigi Embergher (un suo violino è stato battuto all’asta in Inghilterra a 25.000 sterline). E poi una chitarra jazz fatta a mano dal liutaio siciliano Stefano Caponnetto, chitarre eco Jazz anni ’60 amplificata e una mitica chitarra elettrica Hofner del 1966. E poi in fiera anche veri e propri cimeli storici, come le due lampade piantane risalenti al ventennio fascista e regalate da Benito Mussolini a un importante Cavaliere del Lavoro marchigiano. E ancora, i tre padiglioni di Umbriafiere ospiteranno la tradizionale esposizione (350 mq) di trenini dinamici, con ambientazioni ricostruite nel dettaglio, vinili, fumetti, radio, orologi, tavoli da biliardo antichi, monete e giocattoli. Ampio spazio ovviamente al settore vintage, con una vasta proposta di abbigliamento e accessori, come borse, occhiali da sole e altro ancora. Un tuffo nella storia, in fiera si troverà infatti materiale proveniente dalla Prima e Seconda Guerra Mondiale e anche più recente. Protagonisti anche i settori antichità, dal fine ‘800 fino inizio ‘900, arredi, complementi e oggettistica, mobili, lampade, quadri e poltrone. L’esposizione tematica quest’anno è dedicata a 300 antichi boccali in ceramica per birra. A La Terra dei Mercanti sarà poi presente in vendita una macchina da scrivere Olivetti Lexikon 80, prodotta dal 1948 al 1959. Disegnata da Marcello Nizzoli, la Lexikon 80 è esposta anche al Moma di New York.
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