Bastia

Alberto, l’ultimo abbraccio

Bastia, centinaia di persone ai funerali del 17enne morto dopo l’incidente stradale


Chiesa di San Michele e piazza Mazzini stracolme per l’addio


FRANCESCA BENE
BASTIA UMBRA – Rose bianche e un silenzio attonito e composto da parte delle centinaia e centinaia di persone che hanno affollato all’inverosimile la chiesa di San Michele Arcangelo e l’antistante piazza Mazzini. Bastia Umbra ha scelto di salutare così Alberto Tacconi, il ragazzo di 17 anni rimasto ucciso in un tragico incidente stradale la notte di San Silvestro. Un dramma inspiegabile che ha visto la città unirsi all’unisono attorno ai genitori ed alla sorellina del ragazzo. Non sarebbe potuto essere altrimenti. Alberto a Bastia non ci abitava soltanto, ne era una cellula viva e intraprendente come poche. Integratissimo in tutte le attività cittadine, sociali, culturali e religiose.
Negli ultimi anni, Alberto, al seguito della madre, aveva cominciato ad impegnarsi anche in opere di volontariato, organizzate dalla parrocchia. Una scelta che i famigliari hanno deciso di tenere viva, scegliendo di devolvere il denaro che sarebbe stato speso per i fiori in favore della comunità “La Tenda” di Foligno.
Sul feretro, un altro segno legato ad una delle passioni coltivate dal giovane sin da piccolissimo: lo stendardo verde del Rione San Rocco, una delle parti che ogni anno gareggiano per aggiudicarsi il palio storico della città, quello di San Michele. “E’ difficile lasciarlo andare” ha sussurrato tra le lacrime una sua compagna di scuola, mentre il corteo si spostava in silenzio dalla chiesa parrocchiale al cimitero di Bastia.
Una frase che nel corso della lunghissima messa, durata dalle 11 alle 13,30, sembrava trapelare da ogni sguardo, da ogni gesto da “ogni lacrima trattenuta in silenzio dalla folla che ha letteralmente invaso sia la chiesa che la piazza del paese. Solo alle due pomeriggio il corteo ha abbandonato la piazza centrale del paese, per dirigersi a piedi verso il cimitero. Qui la bara di legno chiaro contenente le spoglie mortali di Alberto è stata adagiata in chiesa e la salma esposta per
ancora una volta al pubblico. La cerimonia funebre, iniziata poco dopo le 11 si è conclusa a metà pomeriggio. Quasi quattro ore di pensieri, riflessioni e preghiera. Sembrava quasi che la città, i compagni di scuola, gli amici cercassero con le loro voci allontanare il più possibile il momento dell’addio.

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