Bastia

Al via «Assisi Antiquariato» Ma i gioielli d’Abruzzo sono ancora sotto le macerie

RITORNA «Assisi Antiquariato», la rassegna per gli amanti dell’arte antica tra le più apprezzate nel panorama nazionale. La mostra, giunta alla 37ma edizione, è nata negli anni Settanta all’interno del Sacro Convento, e riproposta oggi nei padiglioni dell’Umbriafiere di Bastia, dal 25 aprile al 3 maggio 2009.
Ai numerosi visitatori (l’anno scorso sono stati oltre diecimila), viene offerto un vasto campionario di oggetti rari e preziosi, una straordinaria galleria in un’atmosfera d’altri tempi. Negli ottomila metri quadrati di esposizione saranno presenti ottanta espositori italiani e stranieri, di cui una decina provenienti da Francia, Belgio, Montecarlo, Spagna.
Un notevole sforzo organizzativo messo in piedi dalla CIMA, il Centro Internazionale Manifestazioni d’Arte, che ha fatto di «Assisi Antiquariato» un importante punto di riferimento per gli amanti e gli esperti del settore. Il mercato dell’antiquariato negli anni scorsi ha subìto una crisi che ha rischiato di aggravarsi con la recessione del mercato globale. «Ci sono, invece, segnali di ripresa — ha rilevato Ennio Riccardi, amministratore delegato della CIMA — rispetto ad una situazione, che si presentava allarmante solo alcuni mesi fa. Il ritorno dell’interesse, pur non ancora ai massimi livelli, viene anche dalla numerosa partecipazione degli espositori, in particolare dall’arrivo alla rassegna di cinque antiquari di livello internazionale».


LA MOSTRA PRESENTA migliaia di pezzi pregiati di varie epoche con attenzione particolare ai mobili, dipinti (in particolare, fondi oro e nature morte), sculture di alta epoca, gioielli, tappeti, maioliche, stampe, libri e grandi arredi. Tutti oggetti selezionati da una commissione di esperti d’arte, a garanzia della qualità, che resta l’elemento caratterizzante di questa rassegna.
Uno spazio quest’anno è riservato alla solidarietà verso la popolazione terremotata dell’Abruzzo: gli organizzatori ospitano al centro fieristico due antiquari dell’Aquila gravemente danneggiati dal sisma del 6 aprile. Nelle ultime ore i due antiquari per essere presenti alla rassegna umbra, hanno scritto al ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, affinché si adoperi per il recupero degli oggetti (mobili, quadri, sculture, gioielli che si trovano bloccati nei sotterranei del Castello cinquecentesco dell’Aquila, danneggiato dal terremoto. Se non verranno accelerate le operazioni di recupero, gli stand messi a loro disposizione rischiano di rimanere vuoti.
m.s.
 
 
 



 
 

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