Bastia

«Aiutiamo la Trilly Confezioni»

I sindacati chiedono alle istituzioni di attivarsi


BASTIA UMBRA – Si è svolta ieri presso la sala consiliare di Bastia Umbra la conferenza stampa dei sindacati Femca-Cisl, Filtea-Cgil e Uilta-Uil per cercare di mettere al centro del dibattito politico-istituzionale la drammatica situazione in cui versa un’altra azienda del settore della moda. Le lavoratrici della Trilly Confezioni di Bastia Umbra sono in lotta da mesi per conservare il posto di lavoro messo a rischio da uno stato di crisi e di incertezze sulle prospettive determinato da problemi gestionali. Ad oggi le lavoratrici devono ancora percepire quattro stipendi (da settembre 2006), nonché la tredicesima 2006. Ci sono trattative in corso tra l’attuale proprietà – la famiglia Burchielli – e una società di fuori regione che fa capo alla famiglia Manieri. Di fatto, però, non si è ancora giunti alla conclusione di questo passaggio di proprietà. Manieri, nel corso del primo incontro con il sindacato, aveva presentato la bozza di un progetto industriale molto interessante e aveva comunque garantito che a fine agosto 2006 sarebbe stato tutto risolto con il conseguente pagamento degli arretrati di stipendi e il rilancio di questa importante realtà produttiva di alta qualità. Per questa situazione divenuta insostenibile, il sindacato ha chiesto alle istituzioni regionali e locali di mettere a confronto i soggetti interessati alla vicenda in un tavolo dove emergano gli ostacoli che hanno impedito finora la conclusione della vertenza. “Ove si riscontri che questa non è realizzabile – hanno detto i rappresentanti dei sindacati Francesco Bartoli, Elio Nevi e Giorgio Salucci – chiederemo alle istituzioni di attivarsi per verificare la possibilità di trovare una soluzione alternativa per salvare l’azienda. Bisogna fare presto perché i lavoratori sono allo stremo, protagonisti di una lotta che si protrae da oltre sei mesi”.
Roldano Boccali

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