Nell’ordinanza del giudice le diverse posizioni di tutti gli indagatiBASTIA UMBRA – Ai domiciliari da ieri mattina anche un calciatore bastiolo, G.C., che milita attualmente in una squadra di prima categoria. Il giocatore non è un delinquente nè uno spacciatore nè intermediario, fa sapere il suo difensore l’avvocato Franco Matarangolo, e presto chiarirà la sua posizione. Si svolgeranno probabilmente venerdì gli interrogatori di garanzia nei confronti delle sette persone agli arresti domiciliari per l’operazione Disneyland, interrogatori grazie ai quali i sette potranno chiarire la loro posizione, con gli avvocati che potrebbero invece riuscire a capire perché, a fronte di eventi compiuti nel 2008 (ed altri addirittura nel 2007, quando sono partite le indagini, si arrivi agli arresti ad un anno e mezzo di distanza. Una tempistica che rende perplessi alcuni difensori, un quesito cui in parte risponde la stessa ordinanza di custodia cautelare, che sottolinea l’importanza delle indagini, condotte con intercettazioni telefoniche e pedinamenti. “Dalle indagini svolte – si legge nell’ordinanza del giudice Claudia Matteini – sono senza dubbio emersi a carico di tutti gli indagati gravi e concordanti indizi di colpevolezza che l’articolo 273 del codice di procedura penale richiede come condizione necessaria per l’applicazione delle misure cautelari, né allo stato vi sono elementi che siano in qualsiasi modo in grado di contrastare e svalutare tali indizi. Il tenore delle conversazioni telefoniche è inequivocabile, tenuto conto che il linguaggio criptico utilizzato ha trovato un’ampia spiegazione attraverso i servizi di osservazione e controllo”. Il gip sottolinea inoltre il pericolo di fuga, considerato “che la maggior parte degli indagati sono cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, di una stabile dimora nel territorio e di legami significativi”, e di reiterazione criminosa, visto che “nel caso di specie è evidente il concreto pericolo che gli indagati, se lasciati in libertà, commettano altri gravi delitti della stessa specie di quelli per cui si procede, atteso che trattasi di persone dedite stabilmente allo spaccio di sostanze stupefacenti, attività questa che in alcuni casi è la loro unica fonte di sostentamento, in altri il mezzo per procurarsi lo stupefacente necessario al loro uso personale”. Esigenze che “pur se presenti entrambe rispetto agli indagati, devono essere modulate in maniera differente rispetto ad alcuni degli stessi, così da giungere all’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere come unica misura idonea a fronteggiare dette esigenze, in riferimento ad alcune posizioni e all’applicazione della misure cautelare degli arresti domiciliari rispetto ad altre posizioni atteso il ruolo più marginale di taluni indagati, il loro minore coinvolgimento nel traffico di stupefacenti sia in termini personali, sia in termini quantitativi rispetto agli scambi effettuati e rispetto ai contatti con i fornitori, la possibilità per gli stessi di avere un concreto riferimento abitativo”.

Il legale dello sportivo: “Chiariremo la sua posizione”

Pdf: Corriere-2010-03-03-pag03

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  • Ma i sette sono tutti bastioli ? Sette spacciatori bastioli ? Comunque anche se fossero di fuori la cosa è sempre gravissima … per lo spaccio di droga ci vuole tolleranza zero … e le istituzioni insieme ai cittadini devono tutti contribuire per debellare questo grave fenomeno a Bastia … agli spacciatori (tutti) la loro schifezza sapete dove gliela metterei ??? …. proprio in quel posto dove difficilmente ci batte il sole !!!

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