IL PUNTO

BASTIA UMBRA L’edizione 2025 di Agriumbria si chiude con numeri da record, confermando la manifestazione come uno degli appuntamenti fieristici più importanti per il mondo dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione. L’affluenza straordinaria, con un dato vicino a quello del 2024 (oltre 85.000 visitatori), ha reso manifesta l’esigenza di ampliare gli spazi espositivi, anche per rispondere alla crescente richiesta da parte delle aziende.

«Lobiettivo è arrivare ai 100.000 ingressi, consolidando il ruolo centrale della fiera nel panorama nazionale», ha dichiarato Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere. Il forte interesse degli espositori è dimostrato dalle 660 richieste di partecipazione, un numero che ha costretto, a malincuore, l’organizzazione a lasciare fuori 189 aziende per mancanza di spazio. Di fronte a questa crescita esponenziale, il Comune di Bastia Umbra sta valutando un ampliamento degli spazi fieristici, destinando una nuova area nella zona industriale a Umbriafiere.

«Stiamo considerando ha rivelato il sindaco Erigo Pecci la possibilità di riconvertire il campo sportivo per finalità fieristiche, spostandolo nella zona adiacente alla piscina coperta».

L’ultima giornata della fiera ha visto migliaia di visitatori, tra famiglie, operatori del settore e appassionati, affollare gli spazi espositivi del centro fieristico. Agriumbria si è confermata come il principale appuntamento nazionale per il comparto agro-zootecnico, capace di attrarre un pubblico sempre più ampio e consolidando la sua posizione centrale nel sistema fieristico italiano. A caratterizzare Agriumbria è la sua capacità di unire il rispetto per la tradizione agricola con le più avanzate innovazioni tecnologiche. «La nostra fiera è il perfetto equilibrio tra passato e futuro ha spiegato Stefano Ansideri . Da un lato, celebriamo il legame con la terra e il mondo rurale, dall’altro diamo spazio alle nuove tecnologie e ai modelli agricoli del futuro. Questo mix la rende una manifestazione unica nel suo genere». Durante i tre giorni di esposizione, il pubblico ha potuto scoprire il meglio della produzione agroalimentare italiana, dalle attrezzature per l’agricoltura di precisione ai prodotti tipici regionali, fino alle ultime innovazioni in tema di sostenibilità, digitalizzazione, filiere corte e benessere animale. Nata nel 1969 da un’idea di Lodovico Maschiella, Agriumbria ha saputo evolversi negli anni fino a diventare la più importante fiera agricola del Centro-Sud Italia e il punto di riferimento nazionale per il settore zootecnico. Un successo frutto di una visione strategica che ha saputo coniugare passato e futuro, creando un evento capace di attrarre operatori del settore, famiglie e appassionati. La giornata conclusiva ha lasciato un messaggio chiaro: Agriumbria non è solo un evento espositivo, ma un punto di incontro tra chi lavora la terra e chi ne apprezza i frutti. Un’occasione di crescita e confronto, che punta a un futuro sempre più grande e inclusivo.

Massimiliano Camilletti

Loading

comments (0)

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.