Bastia

Agriumbria tra innovazione e tradizione

Agricoltura Panoramica sullo scenario agrozoologico nazionale e internazionale 

Accordo per la formazione agricola di25 studenti marocchini

 BASTIA UMBRA – Coniuga innovazione tecnologica e tradizione: potrebbe rappresentare uno slogan ma è la ricetta vincente di Agriumbria, la rassegna agrozootecnica, giunta alla 42/a edizione, che si conclude oggi all’Umbriafiere di Bastia Umbra. Agricoltori, allevatori, produttori di macchine agricole e soprattutto tanti visitatori scelgono questa fiera probabilmente perché ancora dà l’idea di un’antica “festa” dell’agricoltura perché mette insieme vari aspetti del comparto, che comunque vive un periodo difficile. Anche quest’anno la rassegna ha proposto il meglio della meccanizzazione agricola e lo svolgimento della 25/a mostra nazionale della chianina ha esaltato le mostre zootecniche presenti (anche ovini, cavalli). Complessivamente sono presenti circa 400 espositori, con il tutto esaurito degli spazi disponibili, al coperto o all’aperto, ma più del doppio è il numero dei marchi rappresentati. “Agriumbria 2010, oltre ad essere un momento espositivo di primaria importanza grazie alla diversificazione dei settori merceologici in grado di anticipare l’innovazione tecnologica da adottare in un’agricoltura specializzata o multifunzionale – osserva Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere, che organizza Agriumbria – è divenuta, nel corso di questi ultimi anni, l’appuntamento dei produttori agricoli quali interlocutori protagonisti degli avvenimenti che si susseguono nello scenario agro-alimentare nazionale e internazionale”. Agriumbria ha consentito il confronto sulle tematiche che riguardano l’agricoltura umbra. In un convegno della Coldiretti “Crisi globale: come ne esce l’agricoltura umbra?” è stato ricordato dal professor Fabrizio De Filippis, docente di economia all’Università di Roma Tre, che nel 2009 il reddito agrario in Italia è sceso del 25,3 per cento rispetto al meno 12,2 della media europea. Catia Bastioli, amministratrice delegata di Novamont, ha posto l’accento sulla necessità di avere grande attenzione allo smaltimento dei prodotti. Ma Agriumbria è un punto di riferimento per la conoscenza dei giovani e in questi giorni – in particolare gli istituti a indirizzo tecnico ed agrario – hanno presentato i loro lavori sulle filiere produttive che hanno riguardato in particolare lo sviluppo della razza chianina nel territorio umbro. La mostra principale del calendario di Umbriafiere ha richiamato l’attenzione anche sui prodotti tipici della Valnerina, come lo zafferano di Cascia e il farro di Monteleone di Spoleto. E la fiera di Bolzano sul risparmio energetico “Klimahouse Umbria” ha promosso la propria presenza in vista dell’appuntamento dell’ottobre prossimo. Agriumbria ha avuto anche una dimensione internazionale con la presenza di delegazioni estere, fra le quali il Marocco, che ha presentato il Piano “Marocco Verde” con il partenariato dall’Unione Europea. Ieri è stato siglato ad Agriumbria un protocollo d’intesa che permetterà a 25 studenti provenienti dal Marocco di poter usufruire di borse di studio a Perugia per favorire la loro formazione nel settore agricolo. L’intesa, che durerà 3 anni, è stata firmata da Maurizio Oliviero, amministratore unico di Adisu, Akka Ouluhaboub, direttore dell’ insegnamento della formazione e della ricerca del ministero dell’ agricoltura e pesca marittima del Marocco e da Nilo Arcudi per il Comune di Perugia. L’Agenzia per il diritto allo studio universitario per l’Umbria, a segui-to delle iniziative promosse dal Comune di Perugia, dalla Consulta comunale per l’immigrazione e dall’associazione Italia-Marocco, ha sviluppato un progetto di cooperazione e di interscambio cultura-le e formativo con le autorità marocchine. Tra le varie iniziative in cantiere c’è anche la realizzazione della fiera Agrimed a Tangeri, nel prossimo ottobre, anche in collaborazione con Umbriafiere.

E’ il giorno della chiusura tra convegni e premi agli esemplari di Chianina

 BASTIA UMBRA – Nella giornata conclusiva di Agriumbria 2010 sono previsti due convegni mattutini al centro congressi e una serie di premiazioni per i migliori esemplari di razza chianina. Alle 9 (sala Maschiella) si tiene il convegno “Allevare come una volta”, promosso dalla Mignini e dalla Petrini per le produzioni di qualità legate al territorio. Intervengono Massimo Spigola, della società di studi Nomisma, che affronterà il tema dell’hobby farming in Italia, un fenomeno in forte espansione che interessa un milione di italiani, Maurizio Arduin che parlerà del metodo di allevamento Mignini&Petrini “Al-levare come una volta” e Paolo Agostini dell’ Università dei Sapori. Alle 9,30 (sala A) si svolge il convegno “Biologico: cultura e salute”, promosso da Terra Sana Umbria. Nel pomeriggio, dalle 15 la parata finale dei primi classificati delle gare di Chianina con l’assegnazione dei trofei “Lucio Migni”, “Augusto Chiacchierini”, “Romano Rotini”. Alle 19 la chiusura degli stand.

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