Lazzaro Bogliari (Umbria Fiere): la kermesse conferma la formula vincente, un successo nonostante la difficile fase economica
Confermati i 65mila visitatori dello scorso anno. Assegnati i premi per la chianina
PERUGIA – Un risultato eccellente che conferma la validità di una “formula fieristica” la cui differenziazione merceologica consente di presentare non solo l’innovazione tecnologica più avanzata (meccanizzazione, vivaismo, macchine e attrezzature per l’agroindustria, ecc), ma anche la progettazione di modelli di filiere da realizzare nei diversi settori produttivi.
Sono stati oltre 65mila i visitatori della 42/a edizione di Agriumbria, la rassegna agro-zootecnica che si è svolta dal 26 al 28 marzo all’Umbriafiere di Bastia Umbra.
Lo ha reso noto Lazzaro Bogliari, presidente di Umbria-fiere Spa, che da anni organizza la manifestazione: “Aver raggiunto questo risultato, in linea con quello degli scorsi anni – ha detto Bogliari – rappresenta un segnale di ottimismo, considerata la difficile situazione economica. La capacità di proposta della fiera è riuscita ad intercettare i diversi interessi dei visitatori che hanno scelto ancora una volta Agriumbria. E’ un segnale importante anche per l’intero settore della filiera delle carni”.
Anche quest’anno l’iniziativa ha fatto registrare il “tutto esaurito” degli spazi espositivi (15.000 mq all’aperto, 8000 mq al coperto), con la presenza di 370 espositori marchi rappresentati.
La zootecnia è rimasta al centro delle manifestazioni fieristiche che si sono susseguite nelle tre giornate con mostre, rassegne, concorsi e mostre-mercato, nel corso delle quali si presenta l’opportunità di conoscere la biodiversità del patrimonio zootecnico italiano.
Nella giornata finale della manifestazione si è svolta la tradizionale premiazione dei concorsi legati alle mostre zootecniche, in particolare della chianina con la partecipazione dei migliori esemplari alla 25esima mostra nazionale della razza. “E’ stata una grandissima mostra – ha commentato Fausto Luchetti, presidente nazionale dell’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne) – per la qualità dei capi in gara. Ciò dimostra l’attenzione e la cura dei nostri allevatori. Il momento economico è difficile ma il nostro settore non è stato colpito così pesantemente dalla crisi”.
Molto alto l’interesse delle delegazioni straniere (da Sudafrica, Algeria, Marocco, Svezia) per l’elevato livello di selezione genetica dei capi.
Al termine delle selezioni sono i seguenti i principali premi assegnati per la chianina nell’ambito della manifestazione.
Miglior allevatore e miglio-re espositore dell’anno: azienda Luchetti Basilio e Claudio (Perugia); Trofeo Lucio Migni: “Melinda Di Moglie” dell’azienda Giancarlo Mar-cucci (Perugia); Trofeo Chiacchierini: “Quota di Pergo” dell’azienda Grigioni Juanito (Arezzo); Trofeo Roma-no Rotini: azienda Stiaccini Diego (Pisa); Gruppo di allevamento: azienda Luchetti Basilio e Claudio (Perugia)