Bastia

Agriumbria, l’agricoltura in vetrina

La rassegna in programma da venerdì a Umbriafiere, esauriti tutti gli spazi espositivi

di MATTEO BORRELLI
BASTIA – Tutto pronto per la 45esima edizione di Agriumbria, in programma all’Umbriafiere da venerdì a domenica, con 416 espositori in rappresentanza di oltre 1.500 imprese.
«Il tutto esaurito degli spazi espositivi che non ha consentito di accogliere le richieste di partecipazione da parte di oltre cento espositori – fa presente il Presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari – va interpretato come una risposta di vitalità di una categoria imprenditoriale che, nonostante la congiuntura economica destinata a divenire irreversibile se non si adottano provvedimenti finalizzati ad attivare forme mirate di credito e allo snellimento delle procedure burocratiche, dimostra ancora un cauto ottimismo».
GLI APPUNTAMENTI
Tra gli eventi più attesi la conferenza nazionale sul tema “Bilancio europeo e nuova Pac, le opportunità per l’Agricoltura” organizzata da Cia e Confagricoltura in programma il 5 aprile.
All’appuntamento parteciperanno, tra gli altri, i presidenti nazionali delle due organizzazioni Giuseppe Politi e Mario Guidi, il presidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro, la presidente e l’assessore all’Agricoltura della Regione Catiuscia Marini e Fernanda Cecchini.
Le mostre, le rassegne e le aste zootecniche monopolizzano le tre giornate fieristiche con oltre 600 capi di differenti specie e razze che negli appositi ring saranno al centro di concorsi e valutazioni non solo da parte degli esperti, ma anche di studenti di diversi istituti tecnici agrari che colgono l’opportunità di assumere il ruolo di giudici per trasferire le nozioni acquisite a scuola su capi di elevata genealogia.
L’Associazione regionale allevatori (Ara) dell’Umbria, l’Aia con Italialleva e le Associazioni di razze organizzano mostre interregionali di bovini di razza Chianina e Frisona, mostre mercato di riproduttori di razze ovine e caprine ad attitudine produzione latte e di animali da cortile e selvaggina; inoltre, l’esposizione zootecnica con il marchio Italialleva consente di avere un quadro completo delle principali razze italiane (bovina, ovicaprina, equina, avicunicola e suina).
Si tratta, come spiegano gli organizzatori, di una panoramica zootecnica che, oltre a confermare i risultati positivi ottenuti con il lavoro di miglioramento genetico condotto da istituti sperimentali, da università e da associazioni di razza, valorizza ulteriormente la professionalità degli allevatori che non hanno puntato esclusivamente sulla selezione morfologica o funzionale dei capi, ma hanno adottato anche tecniche ecocompatibili di allevamento e sistemi di alimentazione le cui componenti di origine naturale (fieno e cereali) garantiscono una produzione di carne e di latte di qualità.
A questo scopo sono in programma diverse iniziative che nel corso delle tre giornate fieristiche di Agriumbria coinvolgeranno il consumatore che avrà la possibilità di verificare direttamente la qualità dei prodotti con degustazioni promosse da Italialleva e dal consorzio di tutela Igp del vitellone bianco dell’Appennino Centrale che organizzeranno in appositi stand incontri e corsi brevi finalizzati a una migliore conoscenza dei prodotti lattiero caseari e delle carni.
Il Consorzio carni bovine italiane (Ccbi) sarà presente con il proprio laboratorio mobile di sezionamento che venderà carni Igp provenienti da allevamenti dei soci: presenza che già nelle passate edizioni di Agriumbria ha riscosso notevole successo rappresentando un esempio di filiera corta nella quale si offre all’allevatore che non è in grado di lavorare in azienda le carni del proprio allevamento la possibilità commercializzarle direttamente. La scelta della Federcami di svolgere la propria Assemblea Nazionale ad Agriumbria 2013 testimonia e conferma il ruolo primario che questa manifestazione ha acquisito negli anni come “polo fieristico della carne”; i lavori assembleari avranno come iniziative collaterali incontri tecnico-pratici con scolaresche e con operatori professionali riguardanti i tagli anatomici di bovini e di suini e degustazioni tematiche.
Una novità assoluta è data dalla prima “Olimpiade Nazionale del Gastronomo Macellaio” che la Federcarni ha organizzato per far conoscere, mediante una competizione, la maestria dei nostri macellai che oltre ad essere ottimi professionisti, sono anche esperti tagliatori.

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