Bastia

Agriumbria, edizione ancora più ricca

Primo incontro all’Agrario di Todi del comitato tecnico della manifestazione


Si è aperta a Todi, nella sede dell’Istituto agrario “Augusto Ciuffelli”, la fase che precede la XXXVIII edizione di Agriumbria, in programma dal 31 marzo al 2 aprile 2006, ad Umbriafiere di Bastia Umbra. Il primo degli incontri del comitato tecnico consultivo della manifestazione ha affrontato il ruolo della fiera agricola come strumento di sviluppo integrato del territorio. Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere spa, la società che organizza Agriumbria, ha ricordato come la rassegna rappresenti un punto di riferimento per la multifunzionalità del comparto. “C’è bisogno di continuare ad ampliare i contenuti della manifestazione – ha detto Bogliari – superando la semplice fase espositiva e puntando sull’innovazione”.
Francesco Pennacchi, preside della Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Perugia, ha parlato della necessità di razionalizzare le risorse nell’ambito della promozione dei prodotti e del comparto. “Agriumbria – ha proseguito Pennacchi – può essere considerata come l’espressione della tecnologia ma anche un avanzato strumento della multifunzionalità; oggi però l’agricoltura non è in un momento di grandi soddisfazioni. C’è incertezza nel futuro: il sistema va razionalizzato. Ed Umbriafiere può costituire una base per sviluppare il territorio”.
A supporto di questo Angelo Frascarelli, direttore del Cesar (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale), ha annunciato che “Agriumbria sarà il punto di riferimento per la formazione permanente prima, durante e dopo la manifestazione”. Paolo Canestrari, direttore dell’Anabic (Associazione italiana bovini da carne) ha annunciato che nel 2006 tornerà la Mostra nazionale della Chianina. Significativa la presenza di Adriano Garofoli, presidente di Unioncamere Umbria e membro del coinsiglio di amministrazione di Umbriafiere, che ha testimoniato la bontà dei rapporti con le istituzioni locali ed ha rinnovato l’impegno per il rafforzamento della società. Nel corso del dibattito molti rappresentanti di associazioni agricole e professionali hanno portato il loro contributo progettuale al fine di definire le caratteristiche dell’edizione 2006 di Agriumbria e di realizzare un importante programma convegnistico.
La “fiera più fiera dell’agrozooalimentare italiano” ha scelto Todi, la città di Jacopone, la città più vivibile del mondo e dello stesso fondatore della fiera Lodovico Maschiella, per svolgere questo primo incontro anche per l’importanza di un sito di formazione professionale come l’Istituto d’istruzione superiore “Augusto Ciuffelli”, la più antica scuola agraria d’Italia che con i suoi 140 anni d’esperienza è un’autentica eccellenza umbra di valenza europea nella formazione di tecnici del settore.
“Riunire in questa scuola – ha affermato Bogliari – i rappresentanti di tutte le istituzioni, enti e associazione del mondo agricolo, categorie professionali, centri di promozione e ricerca, università ed associazioni dei consumatori vuole testimoniare il nostro impegno a contribuire alla crescita del mondo agricolo in tutti i suoi aspetti”.
E domani e venerdì si svolgerà un’educational che toccherà il cachemire di Brunello Cucinelli nell’antico borgo di Solomeo (domani alle ore 14.30 ritrovo dei partecipanti a Bastia Umbra o Assisi), la sede del Centro genetico internazionale dell’Anabic (ore 9 ritrovo dei partecipanti a Bastia Umbra o Assisi) vicino Perugia, che seleziona le migliori razze bovine italiane, un oleificio umbro a Giano dell’Umbria, la visita guidata ad un’azienda agrituristica nell’Orvietano.


 

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