Bastia

«Agriumbria» da record, la rassegna chiude col botto

BASTIA BOOM DI VISITATORI ALL’ULTIMA GIORNATA DELLA MANIFESTAZIONE I NUMERI ufficiali non sono ancora disponibili (la 43ma edizione di Agriumbria si è conclusa ieri sera), ma i sorrisi degli espositori, la gioia della gran parte dei visitatori e la soddisfazione degli organizzatori sono segnali di per sé eloquenti. La rassegna agricola più importante dell’Umbria, ormai assurta ad interesse nazionale, sarà iscritta per il 2011 tra le annualità con afflussi record. L’hanno dimostrato le file alle biglietterie e i parcheggi esauriti nell’intera zona industriale di Bastia da venerdì a domenica. E’ stato un successo anche per altri motivi; l’Anabic (Associazione italiana allevatori bovini italiani da carne) ha scelto Agriumbria per festeggiare i 50 anni dalla sua fondazione ed ha svolto qui il convegno sulle razze bovine negli scenari della nuova Pac, ovvero della Politica Agricola Comunitaria. Angelo Frascarelli, docente di economia nella facoltà di Agraria di Perugia, ha rilevato che insieme alla competitività richiesta dalla Pac dovrà essere chiaro a tutti anche il concetto di ‘beni pubblici’, considerando l’agricoltura e l’allevamento attività irrinunciabili per il presidio del territorio. E’ stato affrontato inoltre, il tema delle campagne mediatiche contro l’utilizzo delle carni rosse. Con una serie di interventi di esperti del settore zootecnico, di studiosi e ricercatori universitari, medici e veterinari è emerso che molti studi epidemiologici che stabiliscono l’associazione tra cancro del colon-retto con l’alto consumo di carne «non prendono in considerazione le differenze tra carne fresca e carne trasformata e della grande variabilità che esiste nell’ambito delle carni». Un tema, dunque, che non si può liquidare con facili slogan.
m.s.

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