Bastia

«Agriumbria», boom di presenze


Oggi la giornata conclusiva della manifestazione che compie 40 anni



— BASTIA —
LETTERALMENTE preso d’assedio da operatori del settore ed anche dal pubblico dei visitatori il centro fieristico di Bastia che da venerdì ospita Agriumbria 2008, la tradizionale mostra agrozootecnica che quest’anno celebra il 40mo dalla sua istituzione. Un appuntamento da non mancare per tanti umbri e non solo. Per agricoltori e allevatori è un’occasione unica per ritrovarsi, mentre per la gente comune Agriumbria è un incontro con il mondo rurale, denso di significati diversi. E’ quanto si percepisce attraversando i piazzali dell’Umbriafiere pieno di trattori e mezzi agricoli e in mostra nei box gli animali (bovini, ovini, caprini), una delizia per gli amanti delle campagne e una bella novità per molti giovani e giovanissimi che hanno l’opportunità di un contatto con la natura.

IERI, GIORNATA centrale della manifestazione, una lunga serie di incontri e convegni, e una novità di questa edizione è stata la tavola rotonda «Terra e mass media: un rapporto inquinato», con la partecipazione di giornalisti specializzati e rappresentanti del mondo agricolo. Un confronto sul rapporto della terra con i mass media per una corretta informazione. «Si parla spesso del prodotto finito, dalla bottiglia di vino a quella di olio — ha detto Sandro Capitani curatore del settimanale Speciale Agricoltura del Gr1Rai che ha introdotto i lavori — ma poco del lavoro che c’è dietro, del rischio dell’allevatore o del contadino».


DAL DIBATTITO è emersa la necessità per il comparto agro-alimentare di un’informazione responsabile. Concetto al quale si è richiamato il presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini. «In questi giorni sono state date le informazioni più contraddittorie possibili – ha osservato – da parte di varie istituzioni, a livello internazionale e nazionale. In questo caso  non c’è stata responsabilità da parte degli organi di informazione, che hanno solo riportato le notizie ufficiali di Ue, Stati e governi, ma alla fine a pagare i danni sono gli allevatori di mozzarella di bufala, con una perdita di un milione al giorno e un grave colpo all’immagine del made in Italy».


IL SEGRETARIO nazionale della Fnsi, Franco Siddi, ha sottolineato invece quanto sia fondamentale l’informazione per la salute dei cittadini, mentre «l’agricoltura soffre di una sorta di sottovalutazione da parte degli organi di informazione, quando invece è funzionale al presidio e alla conservazione ambientale del territorio».


PER OGGI, domenica giornata conclusiva, è atteso il pubblico delle grandi occasioni, grazie anche alle favorevoli condizioni climatiche. E’ il momento spettacolare delle premiazioni dei bovini, presenti alla rassegna con la mostra nazionale della Chianina e quella regionale della Frisona.


NELLA MATTINATA è in programma l’asta delle giovani femmine di razza Chianina, un appuntamento gestito da esperti del settore pieno di significati per gli operatori ed anche per il pubblico grazie alla particolare atmosfera che si crea intorno alle aste. A mezzogiorno la presentazione delle razze presenti in fiera da parte di ‘Italialleva’, l’associazione che ha coordinato le presenze di allevatori e animali. Infine, nel pomeriggio la consegna dei riconoscimenti alle 18 nel ring della Chianina.
Massimo Stangoni

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