Bastia

Agriumbria apre i battenti e già si pensa al “bis”ad autunno

Oltre 400 espositori. Umbriafiere e 3A annunciano una manifestazione sul turismo enogastronomico

BASTIA UMBRA – Si è aperta ieri la quarantaduesima edizione di Agriumbria, la rassegna agrozootecnica in programma fino a domani all’Umbriafiere di Bastia Umbra, a cui partecipano circa 400 espositori. Anche quest’anno partecipa l’Associazione provinciale allevatori di Perugia, presente con 40 allevatori, 150 capi di razza chianina e circa 80 capi di razza frisona.
Il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari, ha detto che la partecipazione di tanti espositori ad Agriumbria “dimostra l’attenzione che il settore agricolo chiede nel suo complesso. In una fase congiunturale così delicata l’agricoltura si propone come primo elemento di rilancio di una economia troppo spesso soffocata da meri concetti di globalizzazione e dimostra una capacità di reazione non comune”.
L’assessore regionale all’agricoltura, Carlo Liviantoni, ha parlato di Agriumbria “come “occasione di incontro tra istituzioni nei vari settori. L’agricoltura deve essere sempre essere capace di prendere atto dei cambiamenti”. Nella prima giornata della rassegna sono stati illustrati i lavori degli allievi degli istituti tecnici e agrari dell’Umbria che hanno presentato ricerche sulla carne chianina. In un altro incontro è stato trattato il tema dell’alleva – mento estensivo del coniglio con le varie tecniche per la valorizzazione della qualità della carne.
Bogliari e Andrea Sisti, amministratore unico di 3A Parco tecnologico dell’Umbria, hanno annunciato l’organizzazione ad autunno di una manifestazione capace di coniugare di paesaggio e biodiversità, turismo enogastronomico e verde, sviluppo rurale sostenibile e green economy. Il progetto non vuole essere una semplice vetrina – hanno detto – ma un percorso nuovo attraverso le diverse forme di turismo legate alla ruralità”.

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