La manifestazione dal 31 marzo al 2 aprile
 
  PERUGIA – Agriumbria è una mostra nazionale ed intersettoriale che contribuisce alla valorizzazione del territorio. Lo ha detto ieri il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, nel corso della presentazione, avvenuta nell’azienda Brunello Cucinelli a Solomeo, dell’edizione di Agriumbria, in programma a Bastia dal 31 marzo al 2 aprile. L’inedita cornice di Solomeo è presto spiegata: “Umbriafiere – ha spiegato Bogliari – è, innanzitutto, un centro regionale di promozione integrata della storia, della cultura e dell’economia regionale. E Solomeo è un bellissimo borgo medievale ristrutturato, dove ha sede una delle aziende più prestigiose e importanti dell’Umbria, la Cucinelli, nota in tutto il mondo. Noi riteniamo che ogni iniziativa che si svolge all’interno del centro fieristico debba avere delle ricadute positive per l’intera regione”. A dimostrazione che la promozione integrata non è solo a parole, alla conferenza di ieri è stata invitata anche la stampa nazionale che verrà accompagnata nella giornata di oggi alla scoperta dell’Umbria meno conosciuta, ma pur sempre affascinante. Che Agriumbria sia una delle manifestazioni di punta lo attestano i numeri, con gli oltre 70mila visitatori, provenienti anche da fuori regione, che ogni anno affollano i padiglioni del centro fieristico e i circa 600 espositori. “Le richieste sono numerose – ha confermato il presidente – tanto che stiamo pensando di ampliare ulteriormente gli spazi”. Spazi che, con ogni probabilità, nel prossimo futuro non si limiteranno ad essere adibiti a centro espositivo e fieristico: “il progetto è quello di far diventare Umbriafiere un centro permanente di formazione e informazione sui temi dell’agricoltura. E non si esclude la possibilità di utilizzare il centro fieristico come area per i grandi concerti”. Leit motive della manifestazione sarà la “Scienza e coscienza di una fiera per lo sviluppo integrato del territorio”. Bastia Umbra diventerà sede di scambio e confronto delle esperienze di aziende nazionali ed estere. “E lo sarà sempre più – ha annunciato Bogliari – grazie all’impegno che l’ente fiera sta portando avanti in questa direzione. Agriumbria, oltre a essere un’affermata mostra commerciale, è anche un laboratorio di proposte responsabilmente elaborate con il contributo della scienza, delle istituzioni e del mondo economico”. Un programma intenso e articolato di convegni e incontri sui temi della politica di filiera e sulla multifunzionalità delle aziende agricole che avranno come supporto il momento espositivo con i saloni specializzati allestiti nel quartiere fieristico. Grande spazio, come di consueto, ai prodotti tipici umbri (Dop e Igp) e al settore zootecnico, con la XXI mostra nazionale dei bovini di razza chianina, iscritti al libro genealogico nazionale. 
  
    

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