Quarantasettesima edizione da venerdì 27 a domenica 29 marzo a Umbriafiere Lazzaro Bogliari: “Passano gli anni, ma resta una grande festa del settore”
di Nicola Bossi
PERUGIA – Agriumbria 2015 non è semplicemente una fiera, unmercato, uno spaccato dell’allevamento umbro e nazionale dai bovini agli animali da cortile. Agriumbria è anche una sorprendente grande aula didattica dove gli studenti degli istituti agrari potranno imparare a fare valutazionie conoscere da vicino il bestiame, lavorando così sul campo e non solo sui libri. In più è la tre giorni perfetta per quegli addetti ai lavori che vogliono conoscere,scoprire e adottare le nuove tecnologie per ampliare la meccanizzazione agricola: per migliorare la produzione casearia, la raccolta e produzione dell’olio, fino ad arrivare al cosiddetto “enotec”, ovvero macchine peri vigneti e per la cantina. Insomma Agriumbria è una manifestazione che dopo 47 anni è riuscita a coniugare spettacolo, sapere, allevamento, produzione e prodotti commerciali tutto a favore degli agricoltori-allevatori e per un settore che cerca la qualità sempre e comunque.- L’appuntamento. La quarantasettesima edizione andrà, quindi,in scena venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 marzo – come spiegato nella conferenza stampa di presentazione svoltasi ieri a Perugia, in Regione – nei padiglioni di Umbriafiere di Bastia Umbra. E nonostante la crisi, i costi, le imposizioni spesso poco gradite emate della Comunità Europea, si annuncia un evento senza paragoni con il passato, con tanto di tutto esaurito per gli spazi espositivi.D’altron dei numeri parlano chiaro: oltre 400 espositori, 1.200 marchi rappresentati, migliaia gli animali in esposizione. Lo spettacolo come sempre sarà osservare da vicino tante razze che daranno vita ad una variegata fattori: 400 capi di bovini (tutte le razze italiane saranno rappresentate, questa è un’altra grande novità), migliaia di animali da cortile, poi ovini e suini. – Un’opportunità per il settore. “Agriumbria è stata ed è un’opportunità per discutere ed affrontare i temi dell’agricoltura – ha ribadito un orgoglioso Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – perché ci sono agricoltori e allevatori che senza sosta continuano a lavorare.E tutto questo nonostante le difficoltà economiche di questi anni. Negli ultimi anni Agriumbria ha fatto registrare una presenzamedia di 76mila persone: il suo successo, oltre alla diversificata proposta merceologica che guarda all’innovazione, è da ricerca soprattutto nel fatto che passano gli anni ma resta una festa dell’agricoltura”. E di successo si tratta realmente, basti pensare che anche quest’anno gli organizzatori hanno chiuso, con largo anticipo,i posti a disposizione emolti operatori, per mancanza di spazi, non potranno partecipare alla quarantasettesima edizione. Agriumbria 2015 – come ribadito in conferenza stampa – proporrà il meglio dell’innovazione tecnologica – alta concentrazione di operazioni commerciali concluse negli stand – e ilmeglio della zootecniaconmostrenazionali einterregionali,con rassegne e concorsi riservati a specie e razze che nel corso delle tre giornate fieristiche si confronteranno per confermare l’elevato livello genealogico del nostro patrimonio zootecnico.
Il particolare
PRESENTI TUTTE LE RAZZE BOVINE DEL NOSTRO PAESE
PERUGIA Stefano Pignani, direttore regionale dell’Associazione allevatori,nel corso della conferenza stampadi presentazione della quarantasettesima edizione di Agriumbria, ieri a Perugia, ha messo in rilievol’importanza della presenza di “tutte le razze italiane bovine da carne” e l’aspetto culturale della manifestazione con la partecipazione degli studenti dei “vari istituti agrari dell’Umbria che avranno modo di valutare i capi”. La presenza di tutte le razze italiane bovine da carne permetterà ad Agriumbria di ufficializzare e lanciare il proprio eventi come “Polo delle carni italiane”.Saràlanciata anche una sorta di educazione al consumo corretto
di carne. Nei vari padiglioni saranno proposti menù e piatti a base di carne.
N.B