Bastia

Agricoltura innovativa in arrivo

Convegni sulle prospettive del comparto e sull’introduzione di nuovi sistemi energetici
Oggi si chiude con le valutazioni finali e le premiazioni per i capi migliori

BASTIA UMBRA – Innovazione e ricerca per incrementare la qualità, anche con l’introduzione di nuovi sistemi energetici, con l’obiettivo di favorire la competitività dell’agricoltura sono le questioni al centro di numerosi convegni alla 43/a edizione di Agriumbria che si chiude oggi all’Umbria-fiere di Bastia Umbra. Per il preside della facoltà di Agraria dell’ Università di Perugia, Francesco Pennacchi, intervenuto al convegno “La filiera zootecnica del lino per la produzione di “functional foods”, promosso da 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare, “c’è la necessità di realizzare una piattaforma tecnologica per mettere insieme – ma senza costi di strutture e personale – e condividere un per-corso strategico comune tra istituti universitari, di ricerca e imprese”.
Pennacchi ha fatto inoltre riferimento alla situazione dell’agricoltura, a livello internazionale, “soggetta sempre di più alla spinta dell’innovazione ma che risente, d’altro canto, della grande variabilità dei prezzi sul mercato. C’è da tempo l’indicazione a livello europeo per un’agricoltura multifun-zionale, aperta anche alla gestione del territorio oltre alla produzione dei beni alimentari -ha osservato – ma bisogna stare però attenti a non esagerare in questa direzione perché l’agricoltura resta un settore strategico”.
Il preside della facoltà di agraria ha parlato anche della necessità dell’educazione alimentare. “E’ essenziale – ha spiegato – perché l’informazione diventa inutile se il consumatore legge l’etichettatura ma non capisce quello che c’è scritto”. Il progetto, presentato da 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare, si pone l’obiettivo di individuare e introdurre un processo innovativo che permetta il miglioramento della qualità dei prodotti zootecnici destinati all’alimentazione (carne bovina e formaggio)attraverso l’impiego di mangimi a base di semi di lino estruso. L’impiego di semi di lino, nella dieta degli animali da allevamento, è ritenuto vantaggioso sia per il miglioramento del benessere animale sia per la qualità nutrizionale degli alimenti ottenuti che presentano una maggiore concentrazione di acidi grassi polinsaturi, in particolare omega 3, i quali svolgono importanti effetti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nella stimolazione della risposta immunitaria, in special modo nel caso delle malattie croniche.
Nel corso di Agriumbria è stato presentato il progetto Renai, finanziato dal ministero delle Politiche agricole, che si propone di aggiornare le conoscenze sui fabbisogni nutritivi degli animali e le tecnologie alimentari meglio adatte a soddisfarli in funzione dell’impatto ambientale ma anche del benessere degli animali e della qualità delle derrate prodotte.
La giornata conclusiva di oggi si caratterizza soprattutto per le valutazioni finali e le premiazioni per i capi migliori delle diverse mostre zootecniche presenti in fiera.

Il presidente della Cia: “Subito una conferenza nazionale di settore”
Gli scenari delineati dalla Pac

BASTIA UMBRA – Un folto pubblico di imprenditori agricoli ha seguito gli interventi di dirigenti ed esperti di prim’ordine, tra i quali il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi, la segretaria nazionale della Flai Cgil, Stefania Crogi e l’assessore regionale all’ Agricoltura, Fernanda Cecchini nell’ambito della conferenza organizzata dalla Cia ad Agriumbria e introdotto dal presidente Domenico Brugnoni. Il tema dell’iniziativa, “Quale futuro per l’agricoltura europea dopo il 2013?”, è stato affrontato e sviluppato nel corso di due tavole rotonde moderate dal giornalista della Rai Antonello Brughini, alle quali hanno partecipato Antonio Boggia
dell’ Università degli Studi di Perugia, Giampiero Maracchi del Cnr, Manuel del Pino Lopez e Juan Josè Alvarez Alcalde dell’organizzazione agricola spagnola Asaja, Giuseppe Cornacchia della Cia nazionale e Clelia Cini presidente di Agia Umbria. Grande attenzione è stata posta agli scenari che saranno delineati dalla riforma della Pac (Politica agricola comune) che sarà attivata dopo il 2013, anche alla luce di problematiche sempre più pressanti come quelle dei cambiamenti climatici, della tutela dell’ ambiente e della biodiversità e dell’ incremento delle energie rinnovabili. Nelle suo intervento conclusivo il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi, ha posto l’accento innanzitutto sul valore dell’ agricoltura produttiva, sempre più importante per assicurare alimenti ad una popolazione mondiale in continuo aumento. Su questo elemento prioritario, ha proseguito Politi, e sul sostegno al reddito dei veri imprenditori agricoli professionali, si dovrà fondare anche la riforma della Pac attualmente in discussione senza dimenticare, ovviamente, gli altri beni comuni che l’agricoltura assicura alla società come la salvaguardia dell’ambiente, la tutela del territorio e le energie rinnovabili. Il presidente della Cia ha quindi ribadito l’urgenza di una Conferenza nazionale dell’agricoltura per un confronto aperto sulle strategie e le risorse da mettere in campo per il settore primario nel nostro Paese. “Ma il primo impegno per la Cia – ha concluso il presidente Politi – deve essere quello di ridare dignità all’agricoltura italiana”.

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