Il racconto dell’uomo dopo l’episodio: “Sembravano bestie inferocite, avevano un accento straniero”

Calci e pugni a un trentacinquenne assalito da due persone a volto coperto


di MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Un trentenne è stato aggredito l’altra sera da due persone con il volto coperto e con accento straniero in prossimità dello sportello bancomat di un istituto bancario della zona di Bastia 2.
Stava per risalire in macchina quando due balordi lo hanno aggredito con violenza: “Sembravano due bestie inferocite – ha raccontato a caldo agli amici la vittima dell’aggressione -, sono stato ripetutamente colpito con calci e pugni ai fianchi ed allo stomaco”.
Il giovane alla fine è riuscito, strillando e dimenandosi, a mettere in fuga i due delinquenti. Magro, anzi nullo, il bottino, dal momento che si era recato presso lo sportello bancomat solo per conoscere il saldo del suo conto e non per effettuare un prelievo.
L’episodio increscioso si è verificato attorno alle 21. Il ragazzo ha riportato delle ferite al volto e dei forti dolori dovuti alle ripetute percosse subite nelle diverse parti del corpo. Sulla base delle poche parole pronunciate dagli aggressori, il giovane ritiene che non si trattasse di italiani anche se non è in grado di stabilire la loro nazionalità. Dopo il fatto si è recato presso la caserma dei carabinieri di Bastia Umbra per informarli dell’accaduto, senza però sporgere denuncia. L’episodio desta una certa inquietudine e riaccende l’allarme criminalità che, come un fiume carsico, scompare e poi riaffiora di colpo. Negli ultimi giorni i furti nelle abitazioni avevano colpito solo di striscio Bastia, interessando in particolare la periferia di Assisi. In occasione delle festività natalizie nel bersaglio dei ladri erano finite invece le abitazioni bastiole, diffondendo un senso di insicurezza e di insoddisfazione tra i cittadini. L’ondata di furti venne in qualche modo spiegata con la constatazione che le case, nel periodo delle vacanze, vengono lasciate spesso incustodite diventando facile preda dei ladruncoli. Due ragazze sorprese dai padroni di casa mentre rubavano, li spintonarono per poi darsi alla fuga in treno. Fortunatamente vennero rintracciate pochi minuti dopo dai carabinieri mentre si avvicinavano alla stazione di Santa Maria degli Angeli. Sempre più spesso sono minorenni gli autori dei furti. Il motivo va ricercato nel fatto che i minorenni sorpresi a rubare sono soggetti a pene decisamente inferiori rispetto a quelle cui vanno incontro gli adulti. Per questo, una volta superati i 16 anni, vengono addestrati a confessare un’età minore. Ultimamente, oltre alle abitazioni, i ladri sono tornati a prender di mira anche le automobili. Ma c’è di più. Un negozio di telefonini si è visto sfondare la vetrina da un’automobile usata come ariete per compiere il furto.

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