Assisi Tragedia sfiorata lungo le rotaie a Santa Maria degli Angeli. In prognosi riservata
Illesa la figlia di 10 anni che era con lei. Attimi di terrore
ASSISI – “Fortunatamente la madre era dietro e non la bambina, quando ho visto la piccola che si rialzava mi è parso un miracolo”: parola di uno dei primi soccorritori della donna di Assisi di 39 anni che ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, è stata investita da un treno regionale che transitava nella stazione di Santa Maria degli Angeli; illesa, ma comprensibilmente in stato di leggero choc, la figlia di 10 anni che camminava davanti a lei e che comunque è stata visitata all’ospedale. Secondo quanto appurato dalla Polfer di Foligno, la donna ha attraversato i binari arrivando da S.M. Angeli, ma invece di arrivare all’altra sbarra(cosa che avrebbe avuto il tempo di fare), si è incamminata verso la stazione procedendo lungo la massicciata, il tratto sassoso vicino ai binari. Proprio in quel momento alle sue spalle è arrivato il regionale 2483: disperato e purtroppo inutile il tentativo del macchinista di bloccare il convoglio, la donna (che non poteva scansarsi vista la recinzione che ‘protegge’ il cantiere) è stata colpita di striscio alla gamba destra dal predellino del treno, e scaraventata violentemente a terra. Immediati sono arrivati i soccorsi dall’ospedale di Assisi, un’ambulanza del 118 i cui paramedici, viste le sue condizioni(frattura di femore e bacino, oltre a escoriazioni varie), hanno disposto il ricovero della donna, cosciente, al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Prognosi comunque riservata per lei. “Il fatto che sia ancora viva è un mezzo miracolo”, il commento dei soccorritori e degli agenti della Polfer di Foligno, dovuto al fatto che il macchinista del treno ha frenato un convoglio che già aveva rallentato la sua corsa all’approssimarsi della stazione e che il treno non ha ‘risucchiato’ la donna ma l’ha ‘spinta’ all’esterno. Secondo Trenitalia, il regionale 2483, partito da Perugia e diretto a Roma Termini(dove sarebbe dovuto arrivare alle 14.06) ha ripreso la propria corsa una quarantina di minuti dopo l’incidente, accumulando un ritardo complessivo di circa un’ora.

Corriere-2010-08-02-pag10

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