Intanto proseguono le indagini per risaie alle cause dell’incidente.


Probabile il guasto meccanico


 
BASTIA – Si svolgeranno oggi a Roma i funerali delle due vittime dell’incidente aereo di domenica sera. Noemi Moscetta, di 23 anni e il suo istruttore di volo, Antonino Sarica di 59, finanziere ed espertissimo di velivoli, erano a bordo del Cessna 177 che, per cause ancora in corso di accertamento si è schiantato in un campo di Cipresso di Bastia, a pochi chilometri, meno di tre, in linea d’aria dall’aeroporto di Sant’Egidio.
Al momento i resti dell’aereo si trovano in un hangar della zona a disposizione dei tecnici dell’Ansv, l’agenzia nazionale per la sicurezza del volo, e di polizia e carabinieri, che stanno cercando di accertare le cause dell’incidente.
Una delle ipotesi su cui stanno lavorando i tecnici è quella di un guasto tecnico.
Sembra che il velivolo, partito da Bolsena nel pomeriggio di domenica, dove doveva rientrare al termine del volo di addestramento, non dovesse atterrare a Sant’Egidio ma soltanto simulare un atterraggio.
Noemi Moscetta, infatti, era una dipendente dell’Air One e stava cercando di ottenere il brevetto da pilota.
Durante il volo tuttavia, qualcosa è andato storto.
I due piloti hanno provato a contattare l’aeroporto di Sant’Egidio chiedendo di poter atterrare. La pista, tuttavia, era chiusa per nebbia.
Subito dopo il contatto con l’aeroporto alcune persone hanno sentito un rumore strano e poi un boato provocato dalla collisione al suolo del Cessna. Tra le cause dell’incidente c’è anche quella di un guasto meccanico.
Il motore che avrebbe smesso di rispondere ai comandi e l’aereo sarebbe precipitato schiantandosi in mezzo al campo di Cipresso. Secondo alcuni esperti, invece potrebbe essersi trattato di un fenomeno molto diffuso in caso di visibilità zero come quella di domenica scorsa: il disorientamento spaziale. In pratica il pilota, privo di punti d riferimento dall’esterno a causa della nebbia o delle nubi, perde il contatto con quello che lo circonda e la sensibilità dell’aereo. Il mancato contatto con il mezzo porta anche a credere che l’aereo abbia una posizione invece di un’altra. E’ un fenomeno molto frequente che ha provocato 7 incidenti ne 2007.
Al momento sono queste le ipotesi più accreditate per l’incidente. Le cause esatte verranno stabilite soltanto dopo le analisi dei resti da parte de tecnici.

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