Blitz ieri mattina all’impianto. Martedì incontro per gli allevatori
BETTONA – (Pant) Chissà cosa hanno pensato i carabinieri del Noe quando hanno saputo l’ultimo atto della guerra tra il Comune di Bettona e la Codep. Già perché da ieri mattina il depuratore di Bettona è sotto sequestro preventivo. Insomma ciò che fino ad oggi non erano riusciti a fare i militari e la magistratura (forse perché in realtà al centro dell’inchiesta Laguna de Cerdos non c’è tanto l’impianto in sè, quanto la sua gestione) ha fatto l’Asl 2 alla presenza di Comune e Arpa. Ma chiacchiere a parte il momento è comunque interessante, fatto di colpi di teatro, spesso colpi bassi, richieste di risarcimento danni e improvvise azioni di forza. Secondo fonti non ufficiali, Comune, proprietario dell’impianto e Codep, attuale gestore, si sarebbero dovuti incontrare ieri mattina prima in Comune e poi davanti al depuratore. Riunione d’emergenza, è stata definita, per verificare lo stato di sicurezza dell’impianto, al centro dell’inchiesta per associazione a delinquere, smaltimento di rifiuti, disastro ambientale, avvelenamento delle acque e falso. A quanto pare il Comune e il personale del servizio di prevenzione dell’Asl 2 però sarebbero rimasti fuori al cancello. In rappresentanza della Codep non si sarebbe presentato nessuno. Impegni improvvisi? O un malinteso? Chissà. Pare che il presidente Stefano Roscini fosse fuori per lavoro. Non potendo entrare a quel punto nell’impianto è stato deciso il sequestro preventivo messo in atto dal personale preposto dell’Asl. Dopo la maxi richiesta di risarcimento danni da parte della Codep al Comune (si parla di qualche milione di euro) ora il Comune se la canta. La guerra dei maiali sembra non avere fine. E’ convocato per martedì invece un tavolo per discutere dei due lavoratori della Codep che sono senza stipendio da ottobre nonostante abbiamo continuato a lavorare all’interno dell’impianto: il caso è stato sollevato dalla Flai Cgil che aveva parlato di “strascichi pesanti della vicenda della gestione del depuratore di Bettona. I due lavoratori – aveva denunciato il sindacato – non sono davvero più in grado di andare avanti, un fatto che oltre a rappresentare un dramma per i due operatori e per le loro famiglie, è anche un problema di carattere generale perché è evidente che se smettessero di lavorare anche questi ultimi due dipendenti, verrebbe a mancare ogni forma di controllo sugli impianti del depuratore stesso“. L’invito a convocare un incontro con il consiglio d’amministrazione della Codep (“che – diceva FlaiCgil – deve assolutamente mettere sul piatto risorse per continuare il presidio e il controllo degli impianti, tanto più che l’impianto senza manutenzione è un pericolo“) è stato raccolto dal comune.
Pdf: Corriere-2010-04-29-pag19
LA ASL HA FATTO BENE!!!!!!!!!!!!!!! FORSE LA CODEP E’ MEGLIO CHE PAGA I DEBITI INVECE DI FARE AZIONI LEGALI; FACENDO ARRICCHIRE SOLO GLI AVVOCATI.