SIAMO in quaresima il periodo che nella tradizione cristiana precede e prepara la Pasqua. Per le parrocchie è il momento della benedizione delle case (a Bastia iniziano domani). Inoltre, è tempo di bilanci, innanzitutto del rendiconto finanziario che da qualche anno è oggetto di preoccupazione per i responsabili della gestione parrocchiale. Il 2010, invece, si è concluso in controtendenza registrando un calo del debito della parrocchia da 470mila a circa 420mila euro e un avanzo di gestione di 54mila euro. Il bilancio, redatto dal Consiglio affari economici della parrocchia, rappresenta un conforto per il parroco don Giuseppe Pallotta che aveva espresso già dal 2009 qualche preoccupazione, al momento del suo arrivo a Bastia.
«Il problema finanziario non è il primo dei miei problemi — spiega don Giuseppe —, ma la mia preoccupazione era ed è quella che le questioni finanziarie condizionino le scelte e l’attività parrocchiale». Il contenimento del debito, però, richiede tagli e rinunce. «Non sulle attività principali della parrocchia. Non si può, per esempio, pensare — sottolinea il parroco — a tagli dei fondi destinati alla Caritas, che sono diventati indispensabili, a causa della crisi economica globale, per un crescente numero di famiglie anche italiane. Per gli interventi di assistenza si impiega il 25% della spesa del bilancio parrocchiale.Piuttosto abbiamo adottato rigorosi criteri contro gli sprechi anche per le fotocopie (se ne facevano più di 300mila all’anno). Pensiamo però soprattutto al futuro e alla crescita, a cominciare dal campo polivalente per i giovani, che vedrà la luce nel 2010».
m.s.

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comments (2)

  • Con tutto il rispetto all’impegno profuso da Don Pallotta e gli altri parroci, dietro questa malcelata preoccupazione per la situazione finanziaria della Parrocchia sembra a volte di notare un pizzico di polemica per la “passata” gestione di Don Francesco Fongo. Come se in Parrocchia ci fossero adesso le formiche e prima le cicale.
    Non dimentichiamo mai l’impegno e l’amore di Don Francesco per Bastia, il grande lavoro svolto e tutto le opere realizzate. Non basterebbe certo questa pagina. A lui la nostra incondizionata riconoscenza. C’è da pagare ma la Parrocchia ha ora capitali, organizzazione e grandi risorse, umane e materiali, da poter guardare con grande fiducia al futuro.

  • Non è ora di smetterla con le velate polemiche?
    le attività pastorali non vanno oltre l’ordinaria amministrazione, celandosi dietro il presunto “debito”!!!!
    Perchè non vengono mai citati i capitali e gli investimenti?
    Ferse le attività non si fanno perchè manca la voglia??? per ora si nota solo la diffidenza verso i bastioli……

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