Bastia

«Adesso condanne al massimo della pena»

Bastia Parla Luca Cassiani, il titolare dell’oreficeria rapinata a marzo

BASTIA UMBRA – Luca Cassiani, proprietario della gioielleria “La Clessidra” che si trova in via Roma a Bastia Umbra, ora, finalmente, può provare a elaborare il trauma subito oramai quasi sette mesi fa. Il 27 marzo per l’esattezza. I malviventi arrestati l’altro ieri, infatti sono gli stessi che l’aggredirono e chiusero nel retrobottega per rapinare la sua gioielleria. L’ennesima rapina. Ennesima si; perché i pugliesi, quattro uomini tutti di Brindisi, agivano serialmente e sempre applicando lo stesso metodo: effettuavano sopralluoghi accurati presso le gioiellerie, per poi fare il colpo con grande padronanza della situazione. Difficile descrivere cosa provi oggi Luca Cassiani, alla notizia che la banda, capeggiata da Antonio Di Lena, 23 anni, sia stata sgominata dagli agenti della squadra mobile della Questura di Perugia. E’ stato proprio Di Lena, che dall’altro ieri si trova presso il carcere perugino di Capanne, a guidare la rapina presso la gioielleria “La Clessidra”, che fruttò un bottino di 250.000 euro. Quel giorno, Luca Cassiani venne pestato a sangue, immobilizzato con nastro adesivo da pacchi e rinchiuso nel retrobottega. A liberarlo fu un suo cliente di 24 anni, che, essendo capitato in gioielleria per ritirare un orologio, venne anch’egli immobilizzato e chiuso nel retrobottega, ma che riuscì a liberarsi e a chiamare i soccorsi. In seguito all’arrivo degli agenti del commissariato di Assisi e di quelli della volante della Questura di Perugia, Cassiani fu trasportato in ospedale per via delle ferite riportate in seguito all’aggressione dei malviventi. “Sicuramente sono contento del risultato ottenuto dalle forze dell’ordine commenta Cassiani – e sono soddisfatto del fatto che siano stati identificati i malviventi. Mi auguro che gli arrestati scontino tutta la pena necessaria. Personalmente, ritengo di aver collaborato al massimo delle mie potenzialità con le forze dell’ordine, con cui si è istaurato un rapporto di stima reciproca. Ma, devo ammettere con soddisfazione che una delle belle realtà che più mi ha accompagnato da dopo il colpo è stata la solidarietà della gente”.
Alberta Gattucci

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