Rosella Aristei, leader delle Liste Civiche, attacca a testa bassa


BASTIA UMBRA – Continuano a piovere critiche sul palazzo del municipio. Questa volta a imbracciare le armi della contestazione sono due leader, il rappresentante delle Liste civiche e il segretario locale del Pri. Il primo, Rosella Aristei, prende spunto per le sue riflessioni politiche dalla recente assemblea delle forze di centro sinistra convocata dal PdCi, commentando, dopo il capogruppo del Popolo delle libertà, Francesco`Fratellini, le affermazioni dell’ex sindaco Vannio Brozzi. “Forte l’affermazione di Brozzi a difesa della bandiera rossa e contro la bandiera nera, con la proposta di una nuova chiamata sotto una precisa bandiera – dichiara il capogruppo Aristei – a parere delle Liste civiche,in questo momento storico la bandiera, di qualunque colore essa sia, non dà di per sé alcuna garanzia relativamente alla qualità dell’amministrazione della città. Il dibattito di questi giorni e i fatti che sono sotto gli occhi di tutti, ne sono la conferma. Le affermazioni fatte da tutti i partiti all’opposizione, PdCi, Margherita, Liste civiche, Italia dei Valori, Sinistra Critica, Rifondazione comunista e una parte significativa del Partito democratico, hanno confermato lo stato disastrato del governo bastiolo, sia nei metodi che nei contenuti”. “Dopo ripetuti inganni, bloccheremo la distruzione che la giunta Lombardi sta portando avanti. I dirigenti del Pd targato Ds fanno finta di niente e, per paura di perdere poltrone, si inventano di tutto – commenta il segretario repubblicano Zavota – l’attuale maggioranza non ha prodotto coinvolgimento culturale, pur spendendo i soldi di tutti i contribuenti. Il problema della nostra città nasce dal fallimento politico del centrosinistra”. Il rappresentante del Pri bastiolo propone agli elettoti di “creare insieme alle forze che si riconosceranno nel candidato sindaco del centro-destra, un cambiamento reale e condivisibile con le esigenze della città. Ciò che serve a Bastia Umbra è una politica trasparente, che decida per il bene comune. In quest’ottica, il Pri porterà il suo contributo di libertà e solidarietà”.
Alberta Gattucci

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