Bastia

Addio a Carlo Petrini, industriale con cuore e tenacia

 I FUNERALI CHIESA STIPATA A BASTIA: LA COMUNITA’ HA RESO OMAGGIO ALL’IMPRENDITORE 
 
di MASSIMO STANGONI
—BASTIA —
LA CHIESA parrocchiale stipata, ieri pomeriggio, per i funerali dell’industriale Carlo Petrini. Le maestranze di ieri e di oggi del gruppo Petrini-Spigadoro a fianco di tanti imprenditori locali e perugini, tra i quali l’attuale direttore della Confindustria perugina Aurelio Forcignanò e quello di ieri Biagino Dell’Omo. Nelle prime file sedevano i familiari, compresi cugini e nipoti della grande famiglia Petrini accanto al feretro; a lato dell’altare il gagliardetto, con al centro la spiga, sostenuto da tre dipendenti — o meglio — da ‘collaboratori’, come amava chiamarli Carlo per sottolinearne la fedeltà e l’appartenenza. Carlo è l’ultimo dei Petrini che, insieme al proprio successo, dal 1950 al 2000 hanno fatto grande e importante Bastia. «Un uomo gentile e discreto — ha detto il parroco don Francesco Fongo nell’omelia — sottolineando la riservatezza che ne caratterizzava i rapporti con chiunque, indipendentemente dall’estrazione sociale. La sua scomparsa, che addolora tanti e non solo i familiari — ha concluso — ci costringe a voltare un’importante pagina della storia della nostra città». E’ stata l’occasione per ripercorrere in rapida carrellata il secondo dopoguerra che ha visto Bastia crescere sia economicamente che nella popolazione, avendo nel gruppo Petrini uno tra i principali artefici del trend. Quelli della prima generazione, Piero, Sandro, Giuseppe e Camillo — quest’ultimo padre di Carlo — scomparso in un incidente stradale negli anni sessanta, di cui il figlio ha raccolto l’eredità. Nel momento della prima crisi del settore negli anni Ottanta non aveva esitato ad acquisire le quote degli altri familiari pur di mantenere a Bastia il controllo del gruppo. Ristrutturato sia il settore pasta Spigadoro, sia i mangimi, nella seconda metà dei Novanta decise, pur a malincuore, di cedere la maggioranza delle azioni a un imprenditore americano che aveva dichiarato l’intenzione di creare, partendo da Bastia, una filiera agroalimentare capace di consolidare la presenza Petrini sul mercato nazionale e lanciarsi in quello internazionale. L’operazione è finita come è finita, ma Carlo ha sempre cercato, fino alla fine, di salvaguardare gli interessi dei dipendenti, quei collaboratori che ieri non sono mancati per l’ultimo saluto. 

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version