Bastia

Ad“Assisi antiquariato” gli oggetti hanno un’ anima

Venerdì il via alla 39ª edizione al centro espositivo “Umbriafiere”
di Lorenzo Federici
G[li oggetti hanno un’anima. E ancora sanno emozionare. Un po’ come il vino o le opere d’arte: il tempo aggiunge fascino e non rovina nulla. Così, al centro del riflettore, sale sulla scena la trentanovesima edizione di “Assisi Antiquariato”. Da venerdì al primo maggio nell’area espositiva di Umbriafiere a Bastia Umbra. Gli organizzatori del Centro internazionale manifestazioni d’arte (Cima) stanno curando con attenzione i dettagli per aumentare l’appeal di una rassegna che – senza ombra di dubbio – rappresenta uno degli appuntamenti più attesi di primavera per quanto riguarda l’arte antica. Per dieci giorni gli appassionati, i collezionisti, gli studiosi e i semplici curiosi potranno ammirare e portare a casa qualche tesoro del passato. Rigidissima, come sempre, la selezione di antiquari e oggetti in vetrina: una commissione di esperti, infatti, esamina e valuta con particolare attenzione ogni proposta. Ottanta espositori italiani e stranieri – in pratica il meglio di ciò che offre il panorama attuale dell’antiquariato – allestiranno gli stand con preziose rarità, autentici oggetti del desiderio per appassionati e collezionisti. Complessivamente, la mostra si sviluppa su ottomila metri quadrati di esposizione. Negli ultimi anni, come risulta da un’indagine campionaria curata dagli organizzatori del Centro internazionale manifestazioni d’arte, il Cima, molti giovani si sono avvicinati e interessati all’antiquariato, contribuendo alla ripresa – anche se un po’ lenta – dell’intero settore. Una scaglia in più nella dorata maglia d’oro che la manifestazione veste da anni. “Assisi Antiquariato” è un viaggio affascinante e intrigante tra stili diversi, ognuno con il proprio percorso. Un percoso che mette al centro tantissimi oggetti che sono testimoni di una storia lontana, ma allo stesso tempo ancora vicina. Pezzi di un tempo che fu che tornano ancora, a ricordare che l’anima, alle volte, non è solo prerogativa umana. Si potranno ammirare e acquistare mobili di tutte le epoche e provenienze, con prevalenza di pezzi dal centro-nord: cassettoni, tavoli, ribalte, librerie e sedie. Grande spazio anche ai dipinti: dai lavori di alcuni grandi maestri del ’400 alle nature morte del ’600. Da non perdere poi le sculture, i reperti archeologici, gli argenti, i gioielli, le icone russe, i libri antichi e le stampe, i tappeti, i bronzi e le porcellane di raffinata qualità. In soldoni, “Assisi Antiquariato” è una tappa fondamentale per un tuffo nel passato, a caccia di suggestioni e di oggetti che hanno fatto la storia dell’italico stivale. Se in più ci metti anche che anno dopo anno è diventato un marchio di riconosciuta qualità il gioco è fatto. Venerdì il viaggio avrà inizio, ottomila metri quadri d’arte pura e semplice.

Corriere-2011-04-20-pag11

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