ASSISI ESEGUITA LA PERIZIA DELL’INCIDENTE PROBATORIO «La differenza di valore tra i due edifici rientra nel range chiesto dal giudice» «CI ASPETTIAMO che adesso il Pm tragga le naturali conseguenze e proponga l’archiviazione del procedimento. Nel corso di questi anni numerosi sono stati gli avvisi di garanzia e le indagini svolte sul mio operato e su quello dell’amministrazione comunale, ma le verifiche hanno sempre provato il nostro corretto agire». Claudio Ricci, sindaco di Assisi, non ha dubbi e, all’indomani dell’incidente probatorio relativo alla permuta (fra la palazzina Costanzi di proprietà del Comune e palazzo Sant’Ildebrando dell’Ii.Rr.Bb.), ribadisce la fiducia nella magistratura e che lo scambio è stato concluso con l’intento di migliorare la casa di riposo e i servizi per gli anziani. Incidente probatorio eseguito nell’ambito dell’inchiesta avviata per presunto abuso di ufficio, nei confronti dello stesso Ricci e di Maria Grazia Carli, ex presidente dell’Ii.Rr.Bb., e che ha visto la valutazione del dottor Maurizio Refrigeri, perito del giudice Massimo Ricciarelli, circa la cifra da versare all’Ii.Rr.Bb. discostarsi da quella che è stata fatta dal Comune. La perizia della permuta redatta dagli uffici comunali e preceduta da altre 3 perizie fatte da tecnici esterni ha dato una differenza di valore di 88 mila euro a favore dell’Ii.Rr.bb., la perizia dell’incidente probatorio conclude con una differenza che ha una forbice tra 99 mila euro e 215 mila euro. Già nell’udienza di discussione davanti al Gip, viene evidenziato dal Comune, sono stati individuati degli errori e dei correttivi che fanno rientrare la differenza del valore della permuta nel range chiesto dallo stesso giudice. Un fatto che spinge i protagonisti dalla vicenda a ipotizzare una pronta archiviazione del procedimento. UN AUSPICIO che viene rafforzato, sempre dal fronte sindaco-amministrazione municipale, dal fatto che i due enti hanno agito esclusivamente nel perseguimento dell’interesse pubblico, avendo avuto l’Ii.Rr.Bb. la possibilità di ampliare la propria struttura immobiliare di via San Paolo con la confinante palazzina Costanzi, così determinando una possibilità di ampliamento dell’ospitalità degli anziani. Il Comune, dal canto suo, con l’acquisizione di palazzo Sant’Ildebrando, destinato esclusivamente a residenza popolare, potrà offrire la possibilità di ampliare l’offerta di alloggi. Ora, però, la parola torna alla Procura.
di MAURIZIO BAGLIONI