Il padre pedofilo dovrà scontare 3 anni e 6 mesi dopo la sentenza in appello. Quattro i casi contestati
di Maurizio Muccini
PERUGIA -Da tempo attendeva l’arrivo dei poliziotti.Per scontare quella condanna che non solo lo costringerà al carcere, ma che segnerà definitivamente la sua esistenza. Quella di un padre-orco che è stato capace di macchiarsi di un reato tremendoe allo stesso irreparabile: abusi sessuali continuati nel tempo ai danni del figlio secondo genito, all’epoca dei fattidi appena sette anni.Così, rassegnato e collaborativo fin da subito, all’alba di lunedì scorso il sessantenne è stato prelevato dalla sua abitazione dagli uomini della terza sezione della squadra mobile diretti dal Marco Chiacchiera e coordinati dall’ispettore capo Sergio Ragni (preposta ai reati contro la persona, dallo stalking all’omicidio). Che lo hanno accompagnato direttamente a Capanne per l’esecuzione della pena, scattata a seguito del provvedimento a firma del sostituto procuratore generale presso la Corte d’appello di Perugia Giancarlo Costagliola. Inchiodato dalla compagna Dopo il doppio grado di giudizio,il padre-pedofilo che era residente a Bastia Umbra, è stato ritenuto responsabile di violenze sessuali continuate nei confronti del figlio minorenne in diverse occasioni.Quattro perlaprecisione. La prima volta nel lontano 2001,la seconda volta sempre nello stesso anno e la terza ela quarta trail 2002 e il 2004. Fu la madre dei bambino, compagna dell’uomo, a presentare querela presso i carabinieri di Bastia Umbra dopo aver fatto la squallida scoperta, con gli “incontri ravvicinati” che si erano in gran parte consumati proprio tra le mure della loro casa.Per questo motivo la loro relazione si concluse. Con l’indagato che venne immediatamente allontanato dal nucleo familiare. Ma solo ora, dopo la bellezza di dieci anni, dopo un percorso processuale inesorabile,l’uomo è stato chiamato a pagare il suo conto con la giustizia.Un insospettabile Un conto sicuramente pesante e oneroso per un incensurato, un lavoratore instancabile che mai fino a quel momento aveva avuto a che fare con le forze dell’ordine e la giustizia.
Che ora dovrà scontare tre anni e seimesi di reclusione, oltre alle pene accessorie dell’interdizione perpetuta dall’ufficio di curatore e di tutore,evidentemente ritenute incompatibili con i suoi trascorsi criminali.
Pene durissime Una pagina assurda e triste. Che si è chiusa solo lunedì con la cattura del sessantenne. Che parla di violenza sessuale, secondo l’articolo 609 bis del codice penale, aggravata dalla circostanza contenuta nell’articolo
609ter, comma due. In vicende del genere, purtroppo numerose non solo a Perugia ma nell’intera regione, la violenza sessuale è generalmente punita con la reclusione fino a dieci anni.Ma qualora sia compiuta ai danni di un minore di dieci
anni, può portare anche ai quattordici anni di reclusione.