Bastia

«Abbiamo un ospedale a rischio di chiusura»

 


Protestano il sindaco Bartolini e quello di Valfabbrica: il Piano regionale prevede una riduzione dei servizi


ASSISI – L’ospedale di Assisi si avvia verso la chiusura: urge una soluzione entro il primo gennaio 2004, data in cui entrerà in vigore il nuovo Piano Sanitario Regionale. L’allarme è lanciato dal sindaco di Assisi, Giorgio Bartolini, e dal primo cittadino di Valfabbrica, Luciano Passeri, snobbati da altri sindaci del centrosinistra: i Piani Sanitari Regionali del 2000 e del 2003 rivelano prospettive molto gravi non solo per il futuro sanitario di Assisi, ma per tutto il comprensorio, che comprende anche Bastia, Bettona e Cannara. Il dato più allarmante riguarda la chirurgia assisana: il Piano 2003 intende riorganizzare tale reparto sul modello “day surgery e week surgery”, con esclusione del servizio reparto durante le notti infrasettimanali e nell’intero week-end. E le emergenze? Ed i turisti?
La riduzione del servizio di chirurgia limiterebbe anche il funzionamento del pronto soccorso, dell’emodialisi e del laboratorio analisi di supporto, con seri rischi di fuga del personale. Non solo: «Nel 2000 – spiega Bartolini – il Piano ha previsto la riduzione di posti letto dai 120 ante-terremoto ad 83, un numero esiguo per una popolazione di oltre 54 mila abitanti. Perché il Trasimeno, con circa 52 mila abitanti, e la Media Valle del Tevere, con 53 mila abitanti, hanno rispettivamente 103 e 109 posti letto?». Al tutto va aggiunta una serie di scelte sbagliate che, negli ultimi 5 anni, hanno bersagliato il nosocomio di Assisi, come il trasferimento di primari, infermieri e del direttore sanitario, e la riduzione dei centralinisti: ora risponde un computer programmato, ”esperimento” che non ha toccato altri piccoli ospedali umbri. «Si continua ad investire sui muri – sottolinea Bartolini – non sui servizi. L’ospedale, così depotenziato, si avvia verso la fine». La questione sarà presto dibattuta al prossimo Consiglio Comunale e lo stesso avverrà a Valfabbrica. «Dobbiamo evitare – conclude Bartolini – che il Piano regionale entri in vigore». Ma la popolazione di Assisi preme per un’azione di forza: cittadini, Pro Loco e Comitato Pro Ospedale propongono una manifestazione con le istituzioni locali sotto il Palazzo della Regione.


Valentina Cerasa


Pubblicato su “Il Messaggero” del 01/11/2003

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