Bastia

A uccidere una banda di slavi

Esistono collegamenti con i tre fermati per la rapina di Rivotorto? Il sostituto procuratore Comodi rinvia a data da destinarsi i funerali di Luigi Masciolini


OSPEDALICCHIO – Proseguono a ritmo serrato le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Perugia e della caserma di Assisi per individuare gli autori della sanguinosa rapina di Ospedalicchio, nel corso della quale ha perso la vita Luigi Mascolini, un pensionato ottantacinquenne, brutalmente picchiato e poi legato e imbavagliato con la moglie nella loro camera da letto dove è stato ritrovato cadavere dopo circa sedici ore dal figlio. La pista più accreditata e maggiormente battuta dagli inquirenti, sembra essere quella “slava”. Già nei primi momenti successivi al ritrovamento dell’anziano e della moglie Maria Ragni, anche lei picchiata e legata dagli autori dell’irruzione notturna, questa ipotesi era stata avanzata. Si continua quindi a cercare tra gli stranieri residenti nella zona, con l’obiettivo di individuare elementi utili alla risoluzione del caso. Tra le altre piste seguite, ma probabilmente più labile, quella che ipotizza italiana la nazionalità degli autori dell’omicidio. Maria Ragni, infatti, interrogata dal sostituto procuratore Manuela Comodi, aveva infatti affermato di aver distinto parlare i ladri con un accento napoletano. Una testimonianza che è stata analizzata, ma l’accento potrebbe essere stato un espediente dei malviventi per “mimetizzarsi” e intralciare poi le indagini. Una possibilità che comunque gli inquirenti non escludono, per quanto non sembrerebbe essere la principale seguita. Dalla donna si attendono ulteriori indizi, visto che gli autori del crimine erano a volto scoperto. La Ragni al momento non sembra essere però in grado di riconoscerli.
Qualche importante novità si attende dagli arresti compiuti nel pomeriggio di ieri dalla squadra mobile della questura di Perugia. Bloccate tre persone ritenute presumibilmente gli autori della rapina alla Cassa di Risparmio di Foligno di Rivotorto, a pochi chilometri da Ospedalicchio. Le loro origini sono dell’Europa orientale. Al momento comunque sembra non esserci alcun legame tra gli atti criminosi, anche se gli accertamenti stanno tuttora proseguendo.
Rinviati, intanto, a data da destinarsi i funerali di Luigi Masciolini, previsti per oggi pomeriggio. La decisione è stata presa da Manuela Comodi, il magistrato che coordina le indagini dei carabinieri e che non ha ancora concesso il nulla osta per la sepoltura. A determinare questa decisione l’esito dell’autopsia, compiuta sabato dal medico legale Laura Paglicci Reattelli. Autopsia che ha confermato i colpi ricevuti dall’ottantacinquenne agricoltore di Ospedalicchio, ma che non ha ancora stabilito se siano stati questi a causarne la morte o se il decesso sia dovuto a soffocamento o a infarto. A questo scopo devono essere compiuti ancora degli accertamenti tecnici.
Gli inquirenti stanno esaminando tra l’altro episodi simili avvenuti in passato, numerosi i furti negli ultimi anni secondo il racconto degli abitanti della zona, per ricavare elementi utili. In pieno svolgimento anche l’attività tecnica.
Gli esperti del Ris stanno esaminando gli elementi trovati nella casa. Al vaglio di carabinieri e magistratura, inoltre, il traffico dei telefoni cellulari nella zona nella notte tra giovedì e venerdì.


LUCA FIORUCCI


LA MOGLIE: Ancora provata dal forte trauma subito


OSPEDALICCHIO – Continuano a essere stazionarie le condizioni di Maria Ragni 78 anni, picchiata e immobilizzata per circa sedici dopo l’aggressione subita dai ladri che si sono introdotti lo scorso giovedì notte nella sua abitazione di Ospedalicchio. Trasportata dal 118 all’ospedale di Assisi, dopo il ritrovamento da parte del figlio, la donna che presentava numerose echimosi su tutto il corpo, conseguenza dei colpi ricevuti dai malviventi, sta lentamente guarendo. Ma a destare preoccupazione non sarebbero tanto le condizioni fisiche, quanto piuttosto quelle psicologiche. Maria Ragni è stata infatti sottoposta a un fortissimo trauma: aggredita di notte, picchiata e poi legata, senza possibilità di muoversi per lunghe ore. Uno shock difficile da superare. Lo stato confusionale, inevitabile conseguenza, sembra ancora persistere. Difficile stabilire se sia cosciente completamente di quello che è accaduto in casa sua quella notte, anche se il suo racconto è stato un importante contributo alle indagini. Ci vorrà sicuramente ancora del tempo, prima che possa dirsi guarirà completamente.

Exit mobile version