Arrestato un 35 enne calabrese che faceva l’imprenditore a Bastia. E accusato di riciclaggio


Abitava a Perugia il cassiere della ‘Ndrangheta


PERUGIA – Arrestato la notte scorsa a Perugia il cassiere di un pericoloso gruppo criminale affiliato alla ‘Ndrangheta. L’uomo, un trentatreenne di origine calabrese, è stato fermato nel suo appartamento di via Cortonese sulla scia di un’operazione della polizia di Reggio Calabria. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe fatto parte di un’associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico d’armi ed
esplosivi, riciclaggio di valuta estera, falsificazione e contraffazione di valuta e di titoli di credito. A scovarlo sono stati gli uomini della squadra mobile di Perugia, diretta da Luigi Nappi. In particolare il trentatreenne è accusato di occuparsi del riciclaggio dei proventi del traffico di droga e di armi. In Umbria il calabrese è uno dei titolari di una società di consulenza, marketing e formazione professionale con sede a Bastia Umbra.


 


Fermato in via Cortonese un 33enne calabrese, titolare di una ditta di Bastia Umbra


E accusato di aver riciclato il denaro proveniente dal traffico di armi e droga
Arrestato un 35 enne calabrese che faceva l’imprenditore a Bastia. E accusato di riciclaggio


FRANCESCA BENE


PERUGIA -Arrestato la notte scorsa a Perugia il cassiere di un pericoloso gruppo criminale affiliato alla ‘Ndragheta. L’uomo, un trentatrenne di origine
calabrese è stato fermato nel suo appartamento di via Cortonese sulla scia di una operazione della polizia di Reggio Calabria che ha sgominato una associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico d’armi ed esplosivi, riciclaggio di valuta estera, falsificazione e contraffazione di valuta e di titoli di credito.
A scovarlo sono stati gli uomini della squadra mobile di Perugia, diretta dal dottor Luigi Nappi. In particolare il trentatreenne è accusato di occuparsi del riciclaggio dei proventi del traffico di droga e di armi.
Qui in Umbria l’uomo è uno dei titolari di una società di consulenza, marketing e formazione professionale con sede a Bastia Umbra. L’operazione, denominata Zappa 2, rappresenta la fase conclusiva di complesse indagini svolte nei confronti di un presunto sodalizio composto dalle cosche della ‘ndrangheta Maesano/Pangallo/Paviglianiti’ e ‘Sergi/Marando’, nonchè da altri gruppi che secondo gli investigatori sono riconducibili alle cosche della Locride, del Cosentino e del Crotonese. Il traffico internazionale di droga si sarebbe svolto tra l’Italia, la Spagna ed alcuni Paesi del Sud America (Colombia, Ecuador e Cile), dove l’organizzazione si riforniva della sostanza stupefacente. Insieme al cassiere residente a Perugia sono finite in manette nell’ambito della stessa operazione altre 38 persone. Secondo quanto reso noto dagli investigatori il trentatreenne arrestato a Perugia sarebbe stato il cassiere di un’organizzazione capace di creare relazioni con funzionari delle zecche di Stato e di banche di Paesi come la Germania, l’Argentina, la Corea del Nord e la Croazia, tramite i quali riusciva a portare a termine importanti operazioni di riciclaggio di denaro provento dei traffici di sostanze stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni effettuate nelle abitazioni di alcuni degli arrestati, sono stati scoperti e sequestrati 382 assegni bancari non trasferibili, tutti emessi lo scorso 6 luglio 2005 dal centro amministrativo elettronico della sede di Banca Intesa di Parma e banconote di varia nazionalità per un importo di circa cinquemila euro.

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