L’incidente ieri notte in viale San Francesco, a Bastia Umbra. A provocare le fiamme un corto circuito, l’allarme dato dai vicini
di LUCA FIORUCCI
BASTIA UMBRA – Ucciso dal fumo provocato dalle fiamme che, presumibilmente innescate da un corto circuito, hanno interessato la cucina. Era disteso sul letto a una piazza della camera dove dormiva, M.C., 61 enne pensionato di Bastia Umbra, quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento al terzo piano del palazzo al civico numero 6 di viale San Francesco, a Bastia Umbra. Morto presumibilmente nel sonno, senza riuscire a rendersi conto del pericolo che incombeva su di lui.
L’allarme è stato dato intorno alla mezzanotte di ieri dai vicini di casa che si sono accorti del fumo che usciva dalle finestre dell’abitazione dove l’uomo viveva da solo.
Quando i vigili del fuoco del distaccamento di Assisi, di Foligno e il funzionario di turno sono entrati nell’abitazione forzando il portone d’ingresso, il proprietario di casa era già deceduto. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del personale del 118.
L’incendio ha avuto origine in cucina, dove – questo il sospetto c’è stato un corto circuito, ma la dinamica dell’incidente e le sue cause sono ancora oggetto di accertamento da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia di Assisi, intervenuti sul posto.
L’uomo, come detto, si trovava nella sua camera da letto, adiacente alla cucina dove l’incendio si è originato e dal quale si è sprigionato il fumo che non ha dato scampo al 61enne.
Le fiamme sono state circoscritte alla sola cucina, ma le esalazioni si sono estese a tutto l’appartamento, creando notevoli danni, ma non andando a intaccare la stabilità dell’edificio, giudicato, a termine della ricognizione, agibile.
In tutti i locali dell’appartamento sono stati rinvenuti ritrovati oggetti e suppellettili abbandonati in modo disordinato a terra e in ogni angolo libero. Materiale di facile combustione andato parzialmente distrutto.
L’uomo, originario proprio di Bastia, era in pensione. Proprio il caos riscontrato all’interno dell’abitazione, la presenza di oggetti facilmente infiammabili, potrebbe aver amplificato rapidamente le conseguenze di un banale incidente domestico che si è rivelato poi letale.
11 12 gennaio scorso, a Perugia,il fuoco aveva provocato un’altra vittima. Una donna di 47 anni era stata sorpresa nel sonno dall’incendio che aveva distrutto l’abitazione al terzo piano di via Briglie di Braccio dove viveva. Con lei, morirono anche i suoi Ire cani. Inutili, anche in quel caso, i tentativi di soccorso.
Per lei non c’era già più niente da fare. I vigili del fuoco avevano operato per scongiurare che le fiamme, provocato probabilmente, anche in quel caso, da un corto circuito, si propagasse ulteriormente.